Salone da record
con 370mila ingressi

Operatori professionali da tutto il mondo, nei due giorni di apertura al pubblico 41mila presenze. Ma il dato più significativo è la presenza degli stranieri: sono stati il 67%, moltissimi dei quali dall’Oriente

Un’onda asiatica ha travolto l’edizione targata 2016 del Salone del Mobile, che si è chiusa ieri polverizzando 55 anni di record.

In attesa dei numeri ufficiali della rassegna, si impone già un dato: i 370mila operatori professionali arrivati da tutto il mondo (e 41mila nella due giorni di apertura al pubblico), e soprattutto il fatto che le presenze straniere sono state il 67%, con una preponderante maggioranza di orientali. Cinesi, giapponesi, thailandesi, capaci di muoversi con decisione e rapidità. Sì, perché, come confermato anche dagli stand, quest’anno in particolare i visitatori sono ben alfabetizzati, sanno cosa vogliono e dove devono andare.

«È come se li avessimo educati, dopo tante manifestazioni – spiegano – a riconoscere la qualità. Ed ecco che vengono a chiedere il funzionamento preciso degli oggetti, la qualità dei materiali e non si accontentano più del marchio ‘made in Italy’ a scatola chiusa».

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