«Senza posto di lavoro?
Creo un’impresa»

I giovani attratti soprattutto dalle nuove tecnologie. Ma Confartigianato mette in guardia: «Bene avere buone idee e cercare di realizzarle, bisogna però prepararsi»

L’arrivo di una buona idea e la mancanza di lavoro fanno sbocciare più spesso le aziende. A Como - registra Confartigianato - l’11% di aziende vengono guidate proprio da giovani. E sempre di più vengono fondate anche dopo aver cercato invano un’occupazione.

«Bisogna fare però attenzione - spiega il presidente del gruppo giovani Corinne Fasola - perché ci sono sì provvedimenti per agevolare le nuove imprese. Gli effetti però si esauriscono e ci si scontra contro la burocrazia. Come il digitale: che corre, ma intanto la pubblica amministrazione ti chiede di consegnare tutto a mano».

Se oggi le costruzioni restano il primo settore per i giovani artigiani in generale, per chi inizia sono altri i settori che esercitano più fascino.

«Un primo comparto - spiega Corinne Fasola (Confartigianato, gruppo giovani) - è quello delle nuove tecnologie. Il che è comprensibile anche per l’attitudine che hanno i ragazzi su questo fronte».

Un altro settore che però chiama con forza le nuove leve è rappresentato dal turismo e da ciò che gli ruota attorno.

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