«Siamo il tessile comasco
Sostenere Comocrea»

Ieri al via la fiera storica con i disegnatori (21 dall’Italia e dall’estero): «Il mondo ci apprezza, credano in noi»

Una fiera dei disegni tessili, quelli legati al made in Como, alla tradizione della manualità. Ha preso il via ieri Comocrea (che si svolgerà anche oggi a Villa Erba) e chiede un segnale.

Perché viene il mondo ad apprezzare i tesori dei 21 studi (per lo più comaschi, poi inglesi, ma anche da Francia, Svizzera e Usa) tra gli stand, la manifestazione è giunta all’edizione numero 53 e sa di poter continuare, anzi crescere. Fa gola a tutti, ma vuole restare qui: «Proprio perché siamo l’unica fiera di tessili comaschi. Per questo chiediamo di sostenerci».

Ieri sia il presidente Stuart Sartori sia quello uscente Fulvio Alvisi ribadivano la leadership di un disegno tessile comasco apprezzato in tutto il mondo.

«Piccoli ma belli - sottolineava sorridendo Sartori - Qui c’è la nostra identità, anche gli studi inglesi vengono a Villa Erba, perché sanno che la clientela più importante si presenta qui».

Così si sono già stabiliti i periodi delle fiere l’anno prossimo, appena prima e appena dopo Expo, ovvero a marzo e novembre (con la tappa sull’arredamento in programma invece l’ultima settimana di aprile). Ma Expo non potrebbe rappresentare un detonatore? «Ad esempio - dice Alvisi - si potrebbe pensare di una presenza nell’ufficio prenotato dalla Camera di commercio nei sei mesi della manifestazione al Padiglione Italia o nella settimana di agosto».

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