Sisme, la solidarietà non è scontata
L’azienda: «Prima 40 tagli a gennaio»

Dopo l’annuncio dei sindacati e l’assemblea dei lavoratori parla la proprietà a Olgiate

«La firma sull’accordo arriverà solo dopo la verifica del 17. E ci sono delle condizioni»

«Prima della verifica del prossimo 17 dicembre è semplicemente fuorviante affermare che la solidarietà sia stata confermata per il 2014, perché così non è».

Lo precisano il vice direttore generale di Sisme, Serena Costantini, e il direttore del personale, Sergio Luculli, all’indomani delle assemblee dei lavoratori che, ad ampia maggioranza, hanno approvato l’ipotesi d’intesa raggiunta venerdì sera.

L’ipotesi d’accordo ha indicato il percorso per gestire i 223 esuberi dichiarati, su 494 occupati, con il ricorso ai contratti di solidarietà per un altro anno e mobilità volontaria.

L’esito, tuttavia, non è scontato. «Sisme è soddisfatta del percorso definito con le organizzazioni sindacali - dichiarano il vice direttore generale e il responsabile del personale - ma ritiene di dover mantenere un cauto ottimismo in quanto la verifica del 17 dicembre sarà un atto tutt’altro che formale, ma un momento fondamentale in cui si accerterà se la solidarietà per il 2014 è sostenibile. Solo in tal caso, Sisme potrà chiudere la procedura di mobilità aperta per 223 esuberi».

Nel testo d’ipotesi d’accordo, elaborato dai sindacati e sottoscritto venerdì dall’azienda, non compare un numero predefinito di uscite, ma lo scoglio resta. «L’ipotesi d’intesa sul percorso condiviso prevede certamente, com’è nelle intenzioni di Sisme, il ricorso alla mobilità volontaria e alla solidarietà per il 2014, ma prevede anche che i relativi contratti siano sottoscritti “a fronte dell’esito positivo della verifica da compiersi tra le parti il 17 dicembre”».

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