Spirito di comunità
e amore per il legno
I segreti di Bellotti

Il ricordo del fondatore dell’azienda di Cermenate a 25 anni dalla morte. «Pierino era un imprenditore umanista. Ha innovato nella continuità» Verso il centenario, dopo la crisi seconda vita con i treni

C’è un murales spettacolare all’ingresso della Bellotti di Cermenate, opera dello street-artist Vincenzo Magno. Celebra il lavoro e il legno, l’abilità artigiana e il senso di comunità. Con uno sguardo restituisce la storia di un’azienda prossima ai cento anni di vita e rinata più volte grazie allo spirito di innovazione nel cambiamento perseguito fin dalle origini.

Fondata nel 1927 prima a Barlassina, come piccolo laboratorio artigianale, poi con sede a Cermenate dove la Bellotti continua a produrre pannelli compensati e sistemi integrati speciali. Specializzata per la nautica, in terra di Brianza, ora produce interni e pavimenti per i treni e viaggia veloce con gli ordini per i Frecciarossa.

Il percorso

Ieri l’azienda si è celebrata in presenta delle maestranze: i lavoratori specializzati nel mondo del legno erano a semicerchio per ricordare Pierino Bellotti nella data del suo compleanno, era nato il 17 gennaio del 1913, e a 25 anni dalla sua morte avvenuta il 25 novembre 1996.

Pierino, imprenditore carismatico e innovatore, era il nonno dell’attuale Ceo Pietro Bellotti che conduce l’azienda con la sorella Valentina, responsabile marketing. È ancora coinvolto nella governance anche Eugenio Bellotti, figlio di Pierino e padre di Pietro e Valentina. È stato suo il compito di dare l’avvio a una sequenza di ritratti di Pierino insieme ai collaboratori storici, ha sottolineato l’importanza dell’investimento sulla professionalità delle persone che lavorano e ha espresso soddisfazione per la continuità di una gestione familiare che ha gestito con successo la transizione generazionale.

«Un imprenditore umanista - così Eugenio ha definito Pierino Bellotti - che ha saputo innovare nella continuità e superare i momenti difficili. Con lo stesso spirito abbiamo saputo cambiare quando si è trattato di affrontare delle trasformazioni epocali. Ma il cambiamento è constante e va interpretato ogni volta».

La prima trasformazione la Bellotti la affrontò nella seconda parte della crescita economica, dagli anni 70 fino agli anni 80, quando, invece di proseguire come fornitore del settore arredo della Brianza, si orientò verso la nautica e ancora oggi costituisce una parte importante della produzione. Nel 2008 c’è stata la svolta. La crisi finanziaria ha trascinato il mercato della nautica e, nella difficoltà della drastica riduzioni di ordini, una parte dell’azienda è stata riconvertita per il settore trasporti: treni e metropolitane.

Si avvia la produzione dei sistemi pavimento per Ferrovie Nord Milano, per Frecciarossa 1000 e per le linee 4 e 5 della metropolitana milanese.

Superata la crisi, riprende la nautica, ora in piena espansione: Bellotti collabora con i principali cantieri nautici italiani.

La continuità

La continuità nel cambiamento sembra essere la cifra distintiva dell’azienda, che si spiega componendo diversi elementi emersi ieri: una quota di coraggio e lungimiranza insieme alla capacità di investire nelle persone. Ricordava una dipendente di quando, giovanissima, chiese e ottenne da Pierino Bellotti di andare all’estero per studiare le lingue. Una nuova competenza della quale beneficiò lei e insieme l’azienda.

Oggi l’azienda è tra i promotori del Polo formativo legno arredo di Lentate, confermando la cura per la formazione con il coinvolgimento di specialisti della nautica. «La formazione interna è stata un’esperienza che ci ha arricchito - ha di recente spiegato Pietro Bellotti, facendo eco a una modalità di famiglia - si è creato così uno spirito di comunità all’interno dell’azienda». M. Gis.

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