Stagione al completo. Per il turismo
sul lago di Como è un momento magico

Primo bilancio Nei due alberghi di Paolo Peroni, ad Argegno e Schignano, oltre mille ospiti in più nei primi sette mesi dell’anno. «Pieni fino a ottobre e da Santo Stefano a Capodanno»

«Siamo già pieni anche per Capodanno». Se serviva un’ulteriore conferma del “magic moment” del turismo lariano, questa è arrivata da Paolo Peroni, consigliere dell’Associazione albergatori di Confcommercio e proprietario con la famiglia Peroni dell’Hotel Argegno (12 camere) e della Locanda Sant’Anna, a metà dell’ascesa tra Argegno e Schignano.

I numeri

I numeri dicono che all’Hotel Argegno tra gennaio e luglio si sono registrate lo scorso anno 2.150 presenze straniere e 390 di ospiti italiani. Nell’analogo periodo del 2023, gli ospiti stranieri sono stati 3.430 e quelli italiani 360. «Un segno “più” marcato che arriva da lontano, considerato che già a gennaio si è capito che il 2023 sarebbe stato un anno più che promettente. Ad oggi abbiamo 12 camere occupate su 12 sino alla metà di ottobre e di fatto siamo sold out da dopo Santo Stefano a Capodanno - sottolinea Paolo Peroni - aggiungo un altro dettaglio di rilievo e cioè che dall’1 al 30 giugno abbiamo avuto unicamente turisti stranieri, senza dunque alcun ospite italiano. È la prima volta che capita. È chiaro che il “sold out” prolungato porta a dover dire no alle tante telefonate che continuano ad arrivare. Rispetto a quest’ultima considerazione pratica - cioè il dover rispondere con il classico “tutto esaurito” a chi ci contatta - c’è già chi guarda avanti, riservando per il 2024. Prova ne sia che abbiamo già diverse prenotazioni anche per il prossimo anno, segnale inequivocabile che il brand lago di Como non ha eguali a livello globale».

A supporto di questa tesi, Paolo Peroni rimarca come «nel 2022 abbiamo avuto turisti da 96 nazionali, quest’anno siamo già a quota 85 nazioni. Cito, oltre ai mercati tradizionali, turisti giunti ad Argegno dalla Micronesia, dall’Afghanistan, dal Turkmenistan e così dal Bahrain. Proprio a questa coppia proveniente dal Bahrain ho chiesto se quella del lago di Como fosse una scelta voluta. Mi hanno confermato che l’eco della bellezza del nostro lago è giunta fino a loro ed è abbastanza di dominio pubblico nel loro Paese come il Lario sia tra le mete più ambite per le vacanze».

L’offerta

È chiaro che la proposta e la disponibilità di posti letto tra le due province - 77.600 quelli disponibili tra Como e Lecco, 17.600 dei quali alberghieri - è molto differente rispetto a quella della blasonata Romagna, dove la sola Rimini conta più di 170 mila posti letto tra strutture alberghiere ed extra-alberghiere, ma proprio per questo la vocazione internazionale del Lario va coltivata ed ove possibile ampliata. Resta (ne abbiamo dato conto più volte in questi mesi) il tallone d’Achille dei trasporti, via lago e terra.

«Ce ne accorgiamo quotidianamente, perché i problemi per raggiungerci o per arrivare a Como rappresentano una costante di questi mesi - la chiosa di Paolo Peroni - eppure basterebbe poco per andare incontro alle esigenze dei turisti. La navetta serale gratuita che parte da Argegno e da Menaggio è molto apprezzata e soprattutto parecchio utilizzata. I Comuni di Argegno, Colonno, Sala, Tremezzina, Griante e Menaggio e così l’Associazione Turistica Tremezzina e la PromoMenaggio hanno davvero dato una risposta concreta che va nell’ottica di ciò che i turisti chiedono e cioè di spostarsi liberamente, aumentando l’indotto e la conoscenza - con annessa promozione tramite i social - delle nostre realtà».

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