Stelle di Natale,
80 mila piante a Como
«Dobbiamo buttarle?»

Ieri sera su Rete4 la floricoltura Mondelli ,specializzata nella specie natalizia, protagonista a “Fuori dal coro” di Mario Giordano

Ieri sera su Rete4

la floricoltura Mondelli,

specializzata

nella specie natalizia

Se ormai tutti abbiamo capito che il Natale del 2020 non sarà come quelli che abbiamo vissuto in precedenza, ci sono imprese che, proprio per questo motivo, guardano con grande preoccupazione al prossimo mese. Le restrizioni legate all’andamento della pandemia rischiano infatti di compromettere alcuni settori produttivi che concentrano la maggior parte delle vendite proprio nel periodo natalizio.

È il caso della floricoltura legata alle feste di Natale, particolarmente presente anche sul nostro territorio. I timori per l’andamento delle vendite nel mese di dicembre sono stati espressi ieri sera dai titolari della Floricoltura Mondelli di Montorfano, Luca e Marco Mondelli, nel corso della trasmissione televisiva “Fuori dal coro”, condotta da Mario Giordano su Retequattro. «Noi siamo produttori ma vendiamo anche al dettaglio – afferma Luisa Mondelli –; anche se siamo presenti nei diversi settori della floricoltura, nel periodo natalizio concentriamo una parte importante del fatturato: infatti, tra le nostre produzioni ci sono gli abeti e le stelle di Natale. Per gli abeti – prosegue – sappiamo che potrà esserci un calo delle vendite ma, se non vengono estirpati, gli alberi almeno continueranno a vivere. La vera difficoltà – afferma ancora la florovivaista – riguarda le stelle di Natale: solo la nostra azienda ne produce 80mila, di tutte le misure, da quelle piccolissime a quelle molto grandi; per essere pronte in dicembre, vengono coltivate e curate per cinque mesi, a partire da luglio. Tuttavia – dice ancora Mondelli -, se non saranno venduti in prossimità del Natale, tutti questi fiori finiranno al macero perché nei mesi successivi non saranno più acquistati: uno spreco enorme ed un gravissimo danno economico».

La Floricoltura Modelli, come le altre imprese del settore, è regolarmente aperta, ma risente comunque delle limitazioni che generano una contrazione delle visite e delle vendite. «Se questa situazione proseguirà anche nei prossimi mesi – afferma ancora –, la nostra azienda andrà incontro ad un grave riduzione dei ricavi, determinata anche dalla chiusura dei ristoranti e dall’annullamento di tutti gli eventi che si svolgevano in sale addobbate con i fiori. Nasce da qui il nostro appello per salvare il lavoro che c’è dietro il Natale, perché per molte aziende è fondamentale».

La Floricoltura Mondelli è operativa dal 1969. Nella sede di Montorfano, in un’area di 24mila mq, si estendono una zona adibita alla produzione ed una alla vendita, caratterizzata da un grande assortimento di piante di svariate dimensioni.

Una seconda sede si trova invece ad Albese. Attiva dal 1994, si estende su un’area di 90mila mq per la produzione di piante, con vivai e serre all’avanguardia.

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