Stop a Comocrea
«Fiera già allestita,
un danno enorme»

La rassegna bloccata con gli stand già pronti. Stuart Sartori: «Se possibile, la faremo a dicembre». MarediModa rinuncia e sceglie un format digitale

Delusione, disorientamento, indice di fiducia in calo proprio quando stavano arrivando i primi segnali di ripresa: il sentiment degli organizzatori di Comocrea emerge con rassegnata chiarezza dopo l’annullamento del Design Fashion Show, che avrebbe dovuto svolgersi ieri e oggi Villa Erba.

L’ultimo Dpcm ha reso di fatto impossibile anche lo svolgimento di MarediModa, salone dei tessuti per l’abbigliamento mare in programma sempre nel polo di Cernobbio dal 3 al 5 novembre prossimi. I vertici della rassegna hanno allora deciso di rilanciare l’expo il 15 novembre con un format digitale.

La deroga negata

«Abbiamo aspettato fino all’ultimo momento ad avvisare clienti ed espositori nella speranza di salvare in qualche modo la situazione -dice Stuart Sartori, presidente di Comocrea- Ci siamo perfino appellati al Prefetto e al Sindaco di Cernobbio per un’eventuale deroga visto che di fatto la fiera era già in corso da domenica mattina, con l’allestimento dei vari stand, ma purtroppo l’epilogo è stato quello che sappiamo. Non nascondo lo sconcerto, la rabbia di dover rinunciare a un momento strategico per l’intera filiera comasca dopo che i maggiori studi avevano dato la loro adesione: ritrovarsi non virtualmente poteva costituire una spinta fondamentale per ritrovare fiducia nel futuro, un gesto per ribadire il valore della creatività e dell’unicità del distretto».

Stuart Sartori non vuole arrendersi a questo ulteriore slittamento che comporta anche un grave danno economico per le spese già sostenute «Non vogliamo perdere un’occasione così importante, e se ci saranno le condizioni non escludo un rinvio a dicembre».

Nel frattempo ogni studio si sta organizzando per presentare le collezioni on line, sempre con l’obiettivo di ispirare il mercato verso nuove frontiere estetiche con idee e stimoli inediti e attrattivi.

Sulla stessa lunghezza d’onda, Claudio Taiana, presidente di MarediModa. «Anche noi abbiamo creduto fino in fondo - dice Claudio Taiana, presidente di MarediModa - ma le nuove misure adottate dal Governo hanno bandito ogni tipo di fiera, da quelle locali alle internazionali. Ne prendiamo atto, senza condividere questa scelta che penalizza un settore che sta già pagando un prezzo enorme e alla crisi, e ancora una volta ribadiamo che la nostra fiera era stata configurata nel rispetto di ogni misura sanitaria al fine di renderla sicura per tutti, un esempio virtuoso per il sistema fieristico».

Quando era emersa l’oggettiva impossibilità di procedere nella tradizionale sede di Cannes, a causa delle limitazioni anti Covid imposte da Parigi, MarediModa aveva avviato un rapido sondaggio per identificare una possibile sede alternativa. Una scelta che era caduta naturalmente su Como e Villa Erba, vista come grande opportunità sia dai partecipanti, sia naturalmente dal territorio.

L’alternativa online

«Ci tengo a ringraziare in primo luogo tutti gli espositori e tutti i visitatori che insieme a noi hanno creduto in questo progetto nonostante il clima di totale incertezza- tiene a ribadire Taiana- La mia gratitudine va al Palais Des Festivals che ha compreso a suo tempo la nostra necessità di spostarci in un luogo più sicuro. Un grande e sentito grazie a Villa Erba e al suo staff per la professionalità e la tempestività nell’organizzare una fiera in poche settimane. Noi non ci siamo mai fermati e se l’evento fisico è stato cancellato, MarediModa sarà a disposizione di espositori e visitatori su un’avanzata piattaforma digitale dove gli operatori del fashion potranno visionare da casa loro le proposte di ogni azienda, richiedere cartelle colori e campioni».

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