Economia / Cantù - Mariano
Martedì 25 Giugno 2013
Sul fallimento di Eleca
pesa anche la Jolly
Anche l’immobiliare - debitrice della società di Cantù - aveva chiesto il concordato. Si attende la decisione dei giudici
Cantù
L’agonia di Eleca, dichiarata fallita dal fondatore Roberto Manzoni, avrà fine con il documento di ratifica prodotto dal Tribunale di Como.
Ieri, come da programma, i giudici avevano la pratica del general contractor di via Como sotto gli occhi, insieme ad altre procedure simili. Questione di ore. Già oggi, o comunque in questi giorni, sarà prodotta dalla cancelleria la sentenza di fallimento e la contestuale nomina del curatore. Potrebbe essere Elena Mognoni, l’attuale commissario giudiziale. Intanto si scopre che dietro la fine di un impero ci sono anche le difficoltà economiche legate a Jolly Immobiliare, la società dello stesso gruppo proprietaria di beni di valore, diversi dei quali a Milano. Jolly, peraltro debitrice di Eleca, è pronta al concordato preventivo: l’offerta, come tentato in precedenza da Eleca, per provare ad accontentare i suoi creditori.
Manzoni ha deciso di avviare il fallimento di Eleca dopo che Jolly, il cui amministratore delegato è la moglie Franca Bianchi, ha chiesto di accedere alla procedura concorsuale. Difficoltà che sarebbero pesate sul destino di Eleca.
I DETTAGLI SUL GIORNALE DI OGGI
© RIPRODUZIONE RISERVATA