Sulle passerelle brilla il made in Como

Renzi inaugura la settimana più attesa: «Vi aiuteremo». Sfila una sintesi dell’eccellenza serica lariana con Gucci. Alberta Ferretti: «Distretto unico»

L’olimpo del lusso celebra i tessitori e gli stampatori comaschi, un asset imprescindibile per l’esprit couture delle collezioni donna primavera estate 2017 che ieri hanno inaugurato la fashion week milanese. Non senza la presenza del premier Matteo Renzi, che ha detto all’apertura di Milano Moda. «Anche se per il 2017 i segnali di ripresa non sono così forti come vorremmo, l’Italia sarà comunque la grande protagonista del prossimo anno».

Una sintesi emblematica dell’eccellenza della filiera serica la si è vista sulla passerella Gucci. Alessandro Michele, guida della doppia G, ha mandato in scena un percorso di rotture e connessioni imprevedibili. Fin dalla prima uscita, lo show incanta e delizia con storie di abiti e tessuti intrisi di meraviglia, lontani dalla quotidianità. Giochi di ombre di una lanterna magica si riflettono sulle pareti di maxi paillette: come specchi deformanti alterano codici consolidati. .

Sul filo della narrazione anche la collezione di Alberta Ferretti: racconti che hanno come protagoniste donne libere, seducenti, capaci di osare. Gli abiti a balze sovrapposte, da hippy chic, si mischiano a pantaloni maschili, trattenuti in vita da un doppio giro di cinture di cuoio. Le bluse trasparenti come liseuses di voile lasciano intravedere reggiseni ricamati, splendidi kimono fuoriescono da giacche di tessuto jacquard con il fil coupé su basi di organza. «Riesco a lavorare materiali diversi grazie ai distretti specializzati come Como, ricco di saper fare e voglia di sperimentare» ha detto la stilista a margine del défilé.

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