Tagli alla Holcim: a rischio
73 lavoratori su 317
L’annuncio dalla società. I sindacati respingono il piano e scattano 48 ore di assemblea permanente
Torna l’agitazione alla Holcim.
La più grande multinazionale del cemento presente in Italia ha infatti comunicato al coordinamento delle Rsu e ai rappresentanti sindacali di Feneal- Uil, Filca- Cisl e Fillea-Cgil della Lombardia che avvierà una nuova riduzione di personale.
A rischio 73 lavoratori su 317 addetti occupati tra Holcim Italia e Holcim Aggregati e Calcestruzzi srl. Si tratta di 22 lavoratori che operano nello stabilimento di Merone e nelle cave su 50 addetti, altri 21 lavoratori delle strutture di gruppo (ovvero staff, amministrazione e commerciale, ndr.) su 60 addetti e ulteriori 30 esuberi nella società Calcestruzzi e Aggregati srl ( 20 nell’area commerciale e 10 nella produzione) su 100 addetti.
Un piano che i sindacati, alla fine dell’incontro di ieri mattina, hanno respinto e al quale hanno deciso di rispondere con 48 ore di assemblea permanente in tutti gli stabilimenti per decidere, in attesa di nuovi sviluppi, quale risposta collettiva da dare all’azienda.
«È stata una decisione molto difficile - spiega l’amministratore delegato Lucio Greco - ma purtroppo inevitabile. Vogliamo e dobbiamo mantenere la nostra presenza industriale nel medio e lungo periodo in Italia con una rete di impianti
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