Economia
Mercoledì 09 Aprile 2008
Tessitura Pontelambro,
vende la sede per investire
Il Conisglio d'amministrazione dell'impresa di Erba ha approvato il progetto di "spin-off" dell'immobile per finanziare il piano di sviluppo e di crescita
Strategica operazione di «spin-off immobiliare» - come viene definita tecnicamente - quella messa in atto dalla Tessitura Pontelambro di Erba. Il consiglio di amministrazione dell’impresa erbese, ha infatti deliberato la cessione dei suoi immobili per un importo di 4,5 milioni di euro. Un’operazione però subordinata alla realizzazione di un nuovo contratto di locazione che verrà stipulato tra il nuovo acquirente e la stessa impresa. In altre parole l’azienda vende il suo immobile e chiede al compratore di affittarle quegli stessi spazi prendendo il posto di un qualsiasi «inquilino». In questo modo l’impresa, il cui presidente e amministratore delegato è Giovanni Bernacchi, riceve in cambio della proprietà della sua ex sede un importante monte capitale.
Il nuovo acquirente, dal canto suo, si vede a portata di mano un cliente locatario sicuro, e che non richiede modifiche particolari né all’immobile né ai macchinari e, per altro, certamente solvente.
Nella pratica, quindi tutto rimane invariato. L’attività produttiva continua, e i macchinari e la forza lavoro continuano la produzione di tessuti d’eccellenza che nel tempo hanno saputo ritagliarsi una leadership sui mercati nazionali e internazionali. Quello che cambia sono solo le transizioni finanziarie, messe nero su bianco da regolari contratti.
Dall’operazione la proprietà si aspetta di realizzare un introito al netto di circa 3,3 milioni di euro. Queste risorse serviranno ad accrescere il valore in termini economici dell’impresa e a finanziare un nuovo piano di investimento.
Questa della vendita del proprio immobile per poi diventarne locatari, non è un’operazione nuova nel mondo finanziario. Attualmente molte aziende con buone posizioni sul mercato adottano questa strategia per avere a disposizione una preziosa e cospicua plusvalenza in un’unica transazione. Che lo faccia un’azienda medio piccola e fortemente radicata nel territorio come la Tessitura Pontelambro è sintomo di una gestione finanziaria innovativa e con un’idea di mercato come orizzonte di futuro sviluppo.
E che la Tessitura erbese sia un’azienda in crescita lo dicono i suoi stessi bilanci. L’anno 2007 ha chiuso con un fatturato di 14,5 milioni di euro, pari ad una crescita del 13 per cento rispetto al 2006.
Ora il nuovo guadagno che l’impresa spera di realizzare, verrà utilizzato per ampliarsi su nuovi fronti produttivi. Questi ultimi saranno però tutti focalizzati sull’attuale territorio e vedranno in particolare l’acquisto di nuovi macchinari e l’aumento della produttività, sempre ad Erba.
Questo comporta anche una rivalutazione direttamente sul mercato finanziario. La Tessitura Pontelambro, infatti, nel frattempo si è anche quotata in Borsa, al mercato Mac. Anche in questo caso ha sperimentato una procedura innovativa. E’ stata infatti la prima, nel settembre 2007, ad entrare nel Mercato Alternativo del Capitale, creato appositamente per le medie imprese, che costituiscono però la vera spina dorsale nell’economia del nostro territorio, in Lombardia e in Italia.
A esprimere la sua soddisfazione è anche Giovanni Natali, ad di Investimenti e Sviluppo, socio di maggioranza (al 60%) della Tessitura Pontelambro spa: «Si tratta di un’operazione immobiliare - ha detto Natali in proposito alla cessione sul mercato dell’immobile di via Cattaneo - volta al reperimento di ulteriori capitali che saranno destinati allo sviluppo della società in particolare per aumentarne la capacità produttiva attraverso l’acquisizione di nuovi macchinari. Tutto, dunque, va nella direzione di un ulteriore sviluppo dell’azienda che, grazie ai buoni profitti raggiunti fino ad ora, ritiene di poter continuare a investire nella qualità e nella territorialità. Si mantiene quindi la produzione d’eccellenza e si evitano operazioni di esternalizzazione che invece ultimamente sono purtroppo la tendenza del settore. Non solo rimarremo a Erba – ha concluso Giovanni Natali – ma amplieremo la sede con nuovi telai e nuove produzioni».
<+FIRMA>Veronica Fallini
© RIPRODUZIONE RISERVATA