Ticino, la vera locomotiva dell’Europa
Grazie ai frontalieri italiani

Il primato certificato da sei banche - Negli ultimi quindici anni il Pil del Cantone su del 30% - Lironi: «Evidente il contributo dei nostri lavoratori»

Il Ticino ha visto crescere il Pil del 30% in quindici anni e si trova tra le regioni europee con il Pil per abitante più significativo. Un successo che dipende anche dai frontalieri, visto che nel frattempo sono raddoppiati. La performance economica del Cantone a livello europeo viene certificata uno studio delle sei banche cantonali romande, dell’istituto di ricerche congiunturali Créa e del forum politico-economico “des 100” di “Le Temps”. Analisi pubblicata sul Corriere del Ticino: il primato è mantenuto anche per la classifica della crescita del prodotto interno lordo per abitante.

Un dato che fa riflettere e che dovrebbe indurre a ulteriori ragionamenti per il futuro nelle collaborazioni tra ticinesi e italiani. Sia per i frontalieri, sia per gli imprenditori visto che sono avvenuti negli anni trasferimenti di imprese, pur frenati in tempi più recenti. Comunque una simbiosi che paga.

Ne è convinto Enrico Lironi, che per la Camera di commercio di Como segue le vicende svizzere: ultimamente in particolare le tribolazioni all’albo antipadroncini: «Si tratta di una bella soddisfazione, perché è evidente il contributo dei nostri connazionali, ugualmente in crescita. La politica in Ticino non sempre lo coglie, vediamo anche quanto sta avvenendo. Ma il mondo economico conosce bene la situazione e sa quanto conti il lavoro dei nostri connazionali».

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