Economia / Como città
Mercoledì 12 Ottobre 2016
Trappola delle Iene
al leghista Bignasca
«Assume frontalieri»
Il servizio della trasmissione Mediaset dedicato alla condizione dei lavoratori italiani in Canton Ticino. Clicca qui per guardare il servizio
È toccato proprio a lui, Attilio Bignasca, fratello di Giuliano (fondatore della Lega dei Ticinesi, scomparso nel 2013), “scivolare” sull’argomento che dalla nascita ad oggi ha qualificato e fatto incrementare consensi alla Lega dei Ticinesi, il partito “di famiglia”.
L’argomento? I frontalieri. Uno scivolone clamoroso immortalato dalle telecamere della trasmissione cult di Italia 1 “Le Iene”, che ha mandato l’inviato Gaetano Pecoraro sulle rotte percorso ogni giorno da molti dei 62 mila lavoratori italiani che si recano in Ticino. Già a “La Provincia”, subito dopo l’esito del tanto chiacchierato referendum “Prima i nostri!” (che ha visto trionfare il fronte anti-frontalieri), Attilio Bignasca aveva confidato che «la nostra azienda lavora da 55 anni coi frontalieri». A “Le Iene”, nel servizio andato in onda martedì sera, l’istrionico coordinatore della Lega dei Ticinesi ha però aggiunto: «Sono quattro anni che non ne assumiamo più».
Breve pausa e sulla scena compare un giovane lavoratore. «Sei un frontaliere?», chiede l’inviato de “Le Iene”. «Sì - risponde il giovane -. Lavoro qui da quattro mesi». Gaffe servita su un piatto d’argento, con l’evidente imbarazzo di Attilio Bignasca, il cui partito - oltre che nel recente referendum - ha ottenuto importanti consensi anche nell’ultima tornata amministrativa, quella in cui sono stati rinnovati molti consigli comunali del Cantone, proprio per le posizioni radicali a favore dei lavoratori residenti.
Sempre a “Le Iene”, un altro esponente di spicco della Lega dei Ticinesi, Lorenzo Quadri, ha chiarito che il problema centrale - per parte ticinese - è il “nuovo frontalierato” e cioè quello che occupa posti - di rilievo e non - nel cosiddetto terziario, in primis nelle banche. Tanti i commenti sui siti ticinesi e sui social network.
Roberto Maroni: «Nessun commento. Le Iene sono...le Iene». Indignato il presidente dell’Udc Ticino Piero Marchesi, che ha scritto alla trasmissione: «Non siamo razzisti» .
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