C’è un po’ di Como nel nuovo protocollo per la ricerca degli interferenti endocrini nelle acque superficiali appena stilato dall’Istituto superiore di Sanità.
Lo staff del laboratorio analisi di Acsm Agam reti gas acqua ha infatti partecipato, assieme ad altri sette gestori di acquedotti e tre università, al progetto Water For Life, selezionato fra i vincitori del bando Women for Expo dedicato alle migliori ricerche condotte da gruppi di lavoro con componente femminile prevalente (71%). Il team, composto da Paola Roncoroni, Stefania Fagiani, Marco Roncoroni, Gianluigi Posca e Alessandra Salvadori, ha messo a punto una procedura innovativa che ha lo scopo di rilevare nell’acqua la presenza di elementi che possono interferire con il sistema endocrino umano, con potenziali effetti negativi sulla salute.
«Si tratta - spiega Paola Roncoroni, responsabile del laboratorio - di una procedura di concentrazione, da un litro ad un millilitro, di campioni di acqua prelevati in entrata e in uscita dal sistema di trattamento per individuare interferenti endocrini quali ad esempio gli additivi usati nella produzione di prodotti plastici».
Un risultato di eccellenza che va ad affiancarsi alle altre attività di valutazione della purezza delle acque fatte nel laboratorio, fondato nel 1988. Il suo compito è infatti quello di verificare settimanalmente la qualità dell’acqua potabile distribuita dal gruppo sul territorio (Acsm Agam si occupa del servizio idrico di erogazione di acqua potabile a Como, Cernobbio e Brunate) e la struttura presidia le diverse fasi del ciclo idrico dalla captazione al trattamento fino alla distribuzione mediante l’analisi dei parametri chimico-fisici e microbiologici previsti dalle normative.
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