«Zona a burocrazia zero?

Da sola non basta»

La Cisl: «Como e la Svizzera devono cooperare di più, dalle aziende alla formazione»

Como

La zona a burocrazia zero: un progetto nato dal tavolo per la sostenibilità e lo sviluppo che approda a una tappa importante proprio lunedì, nella Commissione regionale speciale.

Un modo per cercare di ottenere condizioni più simili tra Como e il Ticino, aiutando le imprese. Ma non può essere l’unica via, sottolineano Gerardo Larghi e Gloria Paolini, per regolare i rapporti tra i due territori: «Bisogna cooperare di più insieme, dalle aziende alla formazione».

«Altrimenti si vende solo fumo - afferma Larghi - Una multinazionale non rinunciare a venire qui solo perché ci mette del tempo ad avere un certificato. Giocano altri fattori, dai terreni alle infrastrutture, alle formazioni, a un buon mercato».

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