Nel regno di Fiordilegge non si sa se servissero i soldi, nella realtà invece servono; il guaio è che nella realtà, c'è sempre un mago che, cercando di fare l'ennesimo incantesimo, toglie sempre più ingredienti dalla pozione. Alla fine, sul fondo del pentolone, restano poche gocce e il mago che fa? Beh, le usa per le magie che piacciono a lui, mai per i bambini, la scuola, le famiglie. Mai. A Camnago Volta i bambini ci sono, il dovere di andare a scuola ce l'hanno come tutti, ma hanno perso il diritto di essere trasportati alla scuola elementare. Il Comune di Como non avrebbe i soldi necessari, più o meno quindicimila euro, a garantire loro l'abbonamento gratuito del bus da Camnago Volta (dove la scuola elementare non c'è dal 1988) a Como in via Fiume, dove invece c'è la scuola cui quei bambini sono stati assegnati.
C'è un dovere rispettato e un diritto disatteso.
Ovvio che, detta così, la questione è sintetizzata in modo grossolano perché la Costituzione italiana non dice che lo Stato deve garantire il bus di linea gratis, ma è vero che, senza bus gratis, le famiglie di ventidue scolari, dal primo gennaio dovranno pagare settecento euro in più per ogni figlio scolaro. Altro dettaglio, il Comune logicamente non garantirà più, con il bus gratis, nemmeno l'accompagnatore dei bambini andata e ritorno e che, per voce del proprio sindacato, ha tra l'altro rimarcato che sul bus gratis i bambini non erano sicuri: senza giusti appigli né sedili sufficienti. Servirebbe lo scuolabus, non il bus di linea.
Altro diritto negato. In più, nel consiglio di Circoscrizione di martedì, davanti alle famiglie arrabbiate, c'era appena la dirigente dell'istruzione del Comune, probabilmente sola contro tutti. Il sindaco non c'era.
Dunque: niente soldi, il mago insiste, toglie di nuovo l'ingrediente che serve ai bambini e alle famiglie. Ma che mago noioso. La sua pozione ogni volta cambia nome, finanziaria, bilancio, ma mai la formula: tagli ai più deboli.
La Costituzione, che con tutto questo c'entra, viene modellata come pongo in base alle necessità del momento. L'articolo 30 obbliga i genitori a far di tutto per far studiare i figli, si dirà: allora paghino il bus. Ok, ma all'art. 33 dice anche che la Repubblica istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi (a Camnago no).
Ma certo! Ecco dov'è la chiave di tutta la faccenda: il mago forse si appella all'articolo 47: «La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme», ecco perché non c'è più il bus!
Carla Colmegna
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