Il notista ovviamente ha esaminato alcuni aspetti del sistema, tralasciandone forse altri non meno incisivi e importanti. Innanzitutto questa strisciante casta burocratica, se così la si vuol chiamare, cresce e si rinnova principalmente in un luogo simbolo e precisamente Roma, dove esistono i gangli vitali della politica e ovviamente della burocrazia. Non esiste carriera, sia pur minima, che non sia vissuta e prosperata nei meandri di Ministeri e uffici direttivi e dirigenziali romani. Non poche volte i posti di responsabilità, forse anche più delicati, sono stati originati dalla vicinanza e dal rapporto di contiguità con le alte sfere. D'altronde è pur vero che talvolta se si vuole affidare un compito delicato e impegnativo, lo si affida, senza che vi siano irregolarità di fatto, a chi ci è più vicino e a colui del quale conosciamo le potenzialità e le virtù. E' difficile che così delicate mansioni vengano affidate alla periferia, che non si conosce se non per sentito dire.
Nascono folgoranti carriere per contiguità operativa e di sistema pur riconoscendo che spesso i predestinati accettano sacrifici notevoli, con trasferimenti vari, accettando tour de force di notevole impegno.
Troppo spesso di contro personaggi validi e preparati debbono subire il vento della capitale o della già detta contiguità, sacrificati da scelte penalizzanti e talora anche discriminanti, con la conseguente demotivazione dei tanti che si sentono scavalcati e trascurati.
Comunque tutto questo non è di oggi ma purtroppo è andazzo costante e ripetuto nel tempo, originato dalla mancanza di una vera cultura della amministrazione pubblica, che si nutre troppo spesso di discrimine e non di merito. Se Milano, Napoli e altre importanti realtà sono periferia, cosa debbono esser piccole realtà come Como, Varese, Lecco, Sondrio e così via?
Molto spesso, si osserva dall'interno, al cambiare del vento anche politico, un lento scivolamento della burocrazia verso lidi più convenienti, con un riposizionamento strisciante e inavvertito, in attesa di momenti migliori .
È tempo ormai che si ponga mano a una chiara e determinata scuola della Pubblica amministrazione che, alla stregua della rinomata scuola francese, formi i futuri dirigenti. D'altronde anche la politica risente delle stesse discrasie e il sistema elettorale attuale ne è il lampante esempio, considerato che i candidati vengono scelti non tra i migliori ma tra i più vicini, con una mancata selezione della classe politica e con un suo imbarbarimento e diciamolo anche con una continua e inarrestabile decadenza.
Pericle Bergamo
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