Bersaglio numero uno delle proteste sempre lui: Stefano Molinari, il Gatto Silvestro degli assessori comunali. Come sempre e come il suo epigono dei cartoon se l'è andata a cercare.
Il suo «restate a casa» è stato uno dei più degli autogol più spettacolari di un'amministrazione che pure vanta un palmares di prim'ordine in materia. Vero che c'è chi ha fatto peggio del mite Molinari. Il "vaffa" del suo predecessore Fulvio Caradonna di fronte alla cittadinanza infuriata è rimasto indelebile pur se scritto sulla neve.
Ma, ormai da più di duemila anni, dovrebbe essere ben nota una certa storiella che parla di pietre e peccati.
Qui spunta il Molinari che giace in tutti noi. Noi che «tanto le gomme da neve non vale la spesa per quello che si usano», siamo così diversi dal Comune che mette in budget solo due giorni di sale per condire le strade? Sì, potrebbe affermare qualcuno, perché loro sono un ente pubblico e noi no. Sbagliato. In strada se la nostra auto sprovvista di gomme calde o catene blocca il traffico o peggio provoca un incidente, la faccenda diventa subito pubblica. Ancora di più se c'è di mezzo un autobus di linea come narrano le cronache.
Con questi comportamenti si finisce quasi per dar ragione alla sciagurata acrobazia verbale di Gatto Silvestro Molinari. Se non siete attrezzati state a casa. Invece, tutti in giro anche se non in regola, salvo poi inveire contro lorsignori che non salano che lasciano i mezzi spazzaneve nelle rimesse.
Dalla strada al marciapiede il passo è breve. In tutti i sensi. Giusto additare alla vergogna l'istituzione che non provvede a liberare gli spazi pedonali incrementando l'attività dei medici traumatologi. Ma per poterlo fare occorre prima munirsi di badile e darci dentro negli spazi davanti a casa che, secondo le norme, sono di spettanza dei frontisti.
Si potrebbe scomodare il Kennedy del «anziché pensare a cosa il tuo Paese (o Comune o Provincia) può fare per te, pensa a cosa puoi fare tu per il tuo Paese (o Comune o Provincia)». Ma non è il caso. Le due istituzioni non meritano tanto. Perché la sfida con il generale inverno si vince a monte. Mandare allo sbaraglio Molinari (o il suo omologo di villa Saporiti, Cinquesanti) senza risorse che è come dire senza truppe è come prendere la matita e disegnargli le fattezze di Silvestro. Qualche responsabilità va ascritta anche ai rispettivi capi degli assessori: il sindaco Bruni e il presidente Carioni. A proposito: ma l'auto blu monta pneumatici da neve?
Francesco Angelini
© RIPRODUZIONE RISERVATA