Questo episodio, al di là delle polemiche che certamente sorgeranno in capo alla Polizia, pone il problema della politica, sia dei veri politici che dei tecnici, che ha sempre un vulnus, rappresentato spesso dal difetto di un preciso approfondimento circa i problemi trattati. Il ministro di Grazia e Giustizia Severino, nella sua apprezzabile voglia di vuotare le carceri, ha previsto le nuove misure che, a parere di molti degli organi investiti, avrà delle ricadute negative sia sul morale sia sull'efficienza delle forze dell'ordine, sia anche in termini di certezze. Ogni qualvolta ci sarà un qualsiasi episodio negativo derivante da una detenzione in camera di sicurezza, si aprirà una polemica infinita dove tutti perderanno, forze dell'ordine, magistratura e in primis le persone .
Siamo d'accordo sul processo per direttissima nelle 48 ore, ( sarebbe anche meglio subito come nei telefilm americani ! ), non lo siamo per niente circa il trattenimento del detenuto nelle camere di sicurezza degli Uffici di Polizia. Il provvedimento, secondo noi, contiene elementi di forte decremento per l'attività istituzionale primaria delle forze di polizia. Il trattenimento di un detenuto nella camere di sicurezza, come ben sanno tutti gli operatori, oltre a determinare un forte grado di insicurezza per il detenuto stesso e per il personale che lo trattiene, provoca un danno enorme alla struttura con riflessi sul cittadino e sulla sicurezza complessiva. Se ipotizziamo, per sintesi esplicativa, che una volante o una radiomobile dei CC, arresti un ladro, ed uno solo, perché altrimenti si verificherebbe l'effetto moltiplicatore, in flagranza di reato, dovrà guardarlo in tutti i turni successivi fino al giudizio, con impiego almeno di due persone sulle 24 ore, ed ovviamente non potrà essere presente sul territorio. A parte questo in Questura o presso l'Arma non ci sono strutture adatte per il mantenimento di un detenuto che, deve mangiare, fare i suoi bisogni, avere almeno un minimo di ore d'aria, avere colloqui con i difensori o con tutte le esigenze ovvie del processo, dovrà lavarsi e così via.
Moltiplichiamo tali evenienze per i vari corpi sul territorio, sarà ovvio che si possa arrivare alla paralisi completa di strutture e investigative e di prevenzione, fermo restando che altre forze presenti sullo stesso territorio sono prive di adeguate camere di sicurezza, come ad esempio polizia locale ed altri. Forse provvedimenti di tal fatta vanno ben argomentati e sperimentati, perché sono fortemente invasivi dell'autonomia e della operatività di chi ogni giorno sopporta un pesante carico di lavoro in favore della comunità e che pertanto va valorizzato e non certamente depresso o appesantito con compiti non propri. Vecchio artificio politico, riversare su altri l'emergenza del momento creando altra emergenza.
Pericle Bergamo
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