Dunque, dov'è il problema? Basta con il vecchiume, basta con le inutili scartoffie: entri in scena la modernità. Purtroppo, è a questo punto che incominciano i guai. Già, perché ognuno sembra avere un'idea propria della modernità, e quasi mai coincide con quella degli altri.
Anche lo Stato ha un'idea tutta sua della modernità: sarebbe quella cosa che gli consente di risparmiare un po' di euro. Lo dimostra la lettera che, nei giorni scorsi, l'Inps di Como ha mandato a migliaia e migliaia di pensionati. Nella lettera, si informano i pensionati che «per esigenze di risparmio», dall'aprile di quest'anno «il dettaglio dei pagamenti delle rate di pensione non viene più inviato attraverso gli Uffici pagatori (Poste o banche)». Per accedere a questi dati, i pensionati dovranno munirsi di accesso Internet, collegarsi al sito dell'Inps e, «attraverso l'apposita funzionalità», richiedere un "Pin" con il quale sbloccare la sezione «servizi on line». Non è difficile immaginare, a questo punto, lo sguardo vitreo di molti anziani. All'Inps non lo avranno notato, ma molti novantenni mancano dello spirito informatico di un Bill Gates e, messi al corrente delle meraviglie della Rete, non di rado ribattono, povere stelle, che ai loro tempi per tirar su i cavedani bastava una lenza.
È un tipico caso di voluto malinteso. Lo Stato applica le funzionalità dell'informatica a proprio vantaggio e non a vantaggio degli utenti. Certo, un risparmio dello Stato è un risparmio di tutti ma, in questo caso almeno, l'onere scaricato sulle spalle dei semplici cittadini è troppo pesante per essere giustificabile. I pensionati fortunati abbastanza da avere un figlio o una figlia ancora nei paraggi a questi passeranno la pratica, incaricandoli di capirci qualcosa tra "Pin" e "servizi on line". Gli altri rimarranno all'oscuro di dati che li riguardano e, per garantire un risparmio all'Inps, rinunceranno a esercitare un loro diritto.
Per quanto gli enti pubblici italiani abbiamo bisogno di un'aggiustata ai bilanci, e sappiamo bene che ne hanno estremo bisogno, la modernizzazione non può essere a esclusivo uso interno. Troppo comodo fidare su una compiuta informatizzazione della popolazione quando, anche attraverso le statistiche, sappiamo che non è così, soprattutto, come è ovvio, per certe fasce d'età. Il raggiungimento della pensione crediamo equivalga al diritto a una certa sicurezza economica, ma anche al diritto di essere lasciati in pace, senza venir importunati da lettere che, di punto in bianco, ci costringono a improvvisarci navigatori in un mare troppo sconosciuto perché sia invitante. Ma concepire un servizio in questa prospettiva implica mettersi sul serio dalla parte della gente. Quando lo Stato imparerà a farlo, avrà portato a compimento, senza bisogno di alcun "Pin", la più importante delle modernizzazioni.
Mario Schiani
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