Che ci fa uno così nel manicomio del nostro pallone? E infatti già si parla di divorzio. Quanto avrà imparato il nostro calcio da questa nazionale così fresca, così positiva, lo vedremo subito, dai commenti di oggi. Se, come al solito, prevarrà la politica del risultato a ogni costo, da oggi Prandelli sarà un ct molle e inadeguato, Balotelli tornerà ad essere un discolo scavezzacollo da isolare, i nostri atleti mezzi giocatori da "vorrei ma non posso". Viceversa, si discuterà sulla necessità di fare di questa nazionale il modello su cui ridisegnare il sistema. In questo, è stata una squadra più somigliante a quella di Bearzot del 1978 che non a quella campione del Mondo di Lippi. Proprio perché evidentemente più propositiva.
Il nostro calcio ha bisogno di ricrearsi una verginità e non è detto che succeda. Gli stadi fanno schifo, i servizi igienici degli impianti sono da terzo mondo, lo spettatore è sacrificato sull'altare dei diritti tv che comandano orari assurdi, il calcioscommesse ciclicamente manda segnali nefasti. Sogniamo un calcio moderno e scintillante, ma non ci siamo accorti che gli altri paesi, l'Inghilterra, la Spagna, la Germania hanno operato una rivoluzione che prima è stata culturale, e solamente dopo sportiva. Nei modi e nei tempi di fruire dello spettacolo calcistico. Ma noi guadiamo solo ai soldi, ai diritti tv. Così come una volta guardavamo al risultato in campo, non al gioco. Questa nazioale ha cominciato a sradicare certi tic. Basta furbizia tattica, anche qualche proposta. Se il calcio italiano ne copierà la filosofia e lo spirito, potrebbe fare grossi passi in avanti. Ma dubitiamo che ciò succeda. Per tornare alla partita di ieri, certo la chiusura è stata negativa. Troppa la differenza dei valori in campo. E un pizzico di ingenuità. Quando tutti hanno creduto che la prima partita giocata, contro la Spagna, avesse detto qualcosa di vero sul rapporto di forze. Passi per gli spettatori occasionali. Ma gli esperti dovrebbero saperlo che le partite del girone sono traditrici. E noi ne sappiamo qualcosa: a Spagna 82, infatti, non vincemmo una partita, nella qualificazione...
Nicola Nenci
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