Le pene, per chi impiega manodopera non in regola con il permesso di soggiorno, diventeranno più pesanti. Una norma transitoria permetterebbe però di "pentirsi" e denunciare i propri dipendenti irregolari, stipulando contratti di lavoro e avviando in questo modo il processo di regolarizzazione. Ma ve li vedete voi i malavitosi pentirsi e autodenunciarsi?
La lotta all'evasione fiscale è cosa troppo seria per sperare che la proposta di denuncie e pentimenti, possa sortire qualche effetto. E' come l'invito rivolto a tutti i cittadini di denunciare alla Guardia di Finanza chi non emette scontrini, fatture e ricevute. In questo modo si raccolgono le briciole di un inestimabile tesoro che continua a sfuggire alle casse dello Stato. Con il rischio, riscontrabile ogni giorno, che alla fine paghi il più debole. Il cittadino normale che magari ha dimenticato di denunciare l'acquisto di una casa, o che si vede recapitare cartelle esattoriali a cui non potrà adempiere, senza trovare alcuna comprensione e nessun aiuto.
I cittadini, anche se con grande volontà, non potranno mai arrivare laddove lo Stato continua a non voler andare. Colpire le grandi rendite, le evasioni milionarie, le fughe di capitali. Sperare che la sola delazione possa sortire gli effetti sperati è sbagliato e illusorio.
E poi quell'esercito di disperati che raccolgono pomodori per campare hanno bisogno di una risposta comunque. Non si può accettare che restino in un limbo, per cessare di essere dei fantasmi nel caso decidano di denunciare i loro sfruttatori. Se hanno diritto ad un permesso di soggiono, gli venga dato. In questo modo, probabilmente, gli si darà un'arma in più per immaginarsi un futuro dignitoso. Tralasciando di capire che cosa voglia dire "collaborando alle indagini", alcune domande sorgono spontanee. La maggior parte dei territori del sud dove il lavoro stagionale in nero è storia antica, sono luoghi dove la legge la stabilisce la malavita. Qualcuno può spiegarci quanti poveri diavoli avranno il coraggio di denunciare, mettendo a rischio la propria vita? Aggiungiamo. Ma c'è bisogno di denunce? Nella maggior parte dei casi si sa benissimo chi sono i datori di lavoro che sfruttano la manodopera a basso costo. Perché nessuno interviene e mette fine a questo mercato della povertà, senza bisogno di aspettare le denunce del caso?
Le pene, per chi impiega manodopera non in regola con il permesso di soggiorno, diventeranno più pesanti. Una norma transitoria permetterebbe però di "pentirsi" e denunciare i propri dipendenti irregolari, stipulando contratti di lavoro e avviando in questo modo il processo di regolarizzazione. Ma ve li vedete voi i malavitosi pentirsi e autodenunciarsi?
La lotta all'evasione fiscale è cosa troppo seria per sperare che la proposta di denuncie e pentimenti, possa sortire qualche effetto. E' come l'invito rivolto a tutti i cittadini di denunciare alla Guardia di Finanza chi non emette scontrini, fatture e ricevute. In questo modo si raccolgono le briciole di un inestimabile tesoro che continua a sfuggire alle casse dello Stato. Con il rischio, riscontrabile ogni giorno, che alla fine paghi il più debole. Il cittadino normale che magari ha dimenticato di denunciare l'acquisto di una casa, o che si vede recapitare cartelle esattoriali a cui non potrà adempiere, senza trovare alcuna comprensione e nessun aiuto.
I cittadini, anche se con grande volontà, non potranno mai arrivare laddove lo Stato continua a non voler andare. Colpire le grandi rendite, le evasioni milionarie, le fughe di capitali. Sperare che la sola delazione possa sortire gli effetti sperati è sbagliato e illusorio.
E poi quell'esercito di disperati che raccolgono pomodori per campare hanno bisogno di una risposta comunque. Non si può accettare che restino in un limbo, per cessare di essere dei fantasmi nel caso decidano di denunciare i loro sfruttatori. Se hanno diritto ad un permesso di soggiono, gli venga dato. In questo modo, probabilmente, gli si darà un'arma in più per immaginarsi un futuro dignitoso.
Massimo Romanò
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