Due grane quasi impreviste che esplodono in uno dei momenti più bui dell'economia e ci ridanno la dimensione di un'Italia che non sa svoltare pagina. Un'emergenza continua che è la nostra carta d'identità: quella che ci rivela come all'improvviso tocca ai magistrati mettere mano al caso di un colosso siderurgico che avvelena la città a cui dà lavoro, un caso conosciuto da tutta la politica e da questa sempre occultato. E così ora la classe dirigente insorge contro la rigidità giudiziaria senza un accenno di autocritica, ben preoccupata delle ricadute economiche ma anche del messaggio che viene mandato all'estero: ovvero che in Italia, in ogni caso è arduo avviare e gestire un'impresa. Per questo la vicenda Ilva può essere devastante e affondare, ancora prima che nasca, qualsiasi piano di sviluppo e crescita destinato anche ad attirare investitori. In ogni caso il dossier Taranto scopre la debolezza del nostro sistema che, da un lato non riesce a rendere ambientalmente tollerabile un impianto siderurgico (cosa, del resto, che agli stabilimenti Ilva nel mondo riesce perfettamente al punto da conquistare perfino riconoscimenti) e dall'altro non è in grado di garantire a un imprenditore onesto la necessaria tranquillità per lo sviluppo della sua azienda.
E lo stesso si può dire sul versante Windjet: la compagnia è l'ultima di una miriade di mini società aeree, spentesi una dopo l'altra all'interno di una dimensione che non può reggere nel mondo globalizzato. Anche qui, tra politica, controlli miopi e imprenditorialità ridotte, il dramma si è paventato di colpo. E in questo come nell'altro caso, l'ultimo appello è sempre e comunque a Roma, terminale inevitabile di un Paese chiuso in un cerchio di burocrazie statali che non è ancora in grado di rompere.
Il vero piano di crescita e sviluppo di Passera dovrebbe nascere qui, ai bordi di questo "tavolo" per due, e sulla copertina dovrebbe portare un titolo semplice quanto esemplare: «Mai più così». Il ministro vuole (e sogna) procedure facili per avviare un'impresa - lo start up -, un fondo unico per sostenere questo avvio e procedure burocratiche e amministrative semplici. E al tempo stesso uno sportello che faccia da tutor per chi vuole portare capitali freschi da investire in Italia, un consigliere che guidi l'imprenditore e che, nel contempo, lo avvii sulla strada del rispetto di norme e contratti. Senza padrinaggi politici che, in cambio di favori, anche occupazionali, siano disposti a chiudere gli occhi per anni e, poi, all'improvviso ridestarsi e osservare con orrore che il mondo attorno sta cambiando e loro sono ancora prigionieri di un'Italia che fu.
Se Passera riuscirà nell'intento vorrà dire che tra Ilva e Windjet abbiamo davvero toccato il fondo della crisi e forse, ora, possiamo cominciare a risalire riemergendo finale te in un Bel Paese nuovo e diverso.
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