così, dopo avere twittato, indossato magliette e proclamato "mai sotto Como", "mai con Varese", le ridenti mura di Monza si allargano a ricevere i resti delle due fragili città insubri.
Le qualità che si dovrebbero esigere da un rappresentante politico sono molte. Alcune tanto scontate da essere diventate importanti nella nostra declinante epoca: tipo saper leggere e scrivere, essere onesti e rispettosi della legge. Altre più specifiche e indispensabili: l'immaginazione, la passione per la propria terra. Se si è politici a Bruxelles si deve saper immaginare il futuro dell'Europa nel mondo, amando l'idea di Europa; se si è politici a Como o a Varese si deve saper immaginare il futuro di questa nostra terra insubre, dandole idee nuove e coraggiose, amandola, nel suo insieme e in ciascuno dei suoi cittadini. A cui evitare, se possibile, di finire a Monza per una licenza di pesca. Un quotidiano diffuso in tutta l'Insubria e in Valtellina è parte dell'anima di queste terre; chi ci scrive è un frammento di quest'anima. Dunque si può rivendicare, su queste pagine, un esercizio d'immaginazione e di passione, pur senza essere politici di mestiere. Fossimo in un paese emergente e non declinante, potessimo giocare la partita con forza e immaginazione, potremmo cortocircuitare i deboli cinguettii del "mai con questo mai con quello" a favore di un'idea diversa di "nuova provincia". Né Como né Varese capoluogo: città destinate a nuovi e nobili destini; semmai un reticolo insubre dove collocare funzioni e servizi decentrati.
Capoluogo: Città del Seprio, la conurbazione Tradate-Lomazzo lungo gli assi della SS233 e della SP29. Poche cose: servizi urbani consorziati tra le due città e i sette comuni intermedi; un piano comune di sviluppo del territorio e riuso dell'esistente a fini istituzionali; trasporti interni coordinati e logistica integrata che consentirebbero di muoversi nella nuova "città leggera" in venti minuti al massimo.
Cinquantasettemila abitanti in sessanta chilometri quadrati che comprendono (a Tradate) la più vasta zona industriale e la biblioteca più ampia e moderna delle due ex province, una baricentrica riserva naturale, un osservatorio astronomico che dialoga con la Nasa e (ComoNext a Lomazzo) un parco scientifico tecnologico di livello europeo.
Tutto questo a meno di trenta minuti da Como, da Busto Arsizio, da Varese, da Malpensa - il reticolo insubre - e dall'esterna Milano.
Ma questo esercizio d'immaginazione è solo un grido dalle tribune di chi sta vedendo la squadra di questa terra insubre che per ora perde malamente la partita. In campo, a giocarsela, i rappresentanti politici e istituzionali, da quelli locali ai parlamentari: alla loro immaginazione e alla loro passione tocca recuperarla, anche in zona Cesarini, se è necessario inventando - Seprio o altro - il colpo di classe che nessuno si aspetta.
Giuseppe Battarino
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