Industria non si nasce, né si muore: ci si trasforma. Le testimonianze degli imprenditori impegnati sulle nuove frontiere delle tecnologie della comunicazione confermano e plasmano a modo loro un principio tramandato dalla filosofia antica.
A Como sta accadendo anche questo: si innescano le sfide innovative, si percorrono sentieri dell'era digitale, si inventano professioni o le si ripropongono in una forma adattata ai nostri tempi. Si parte da qualcosa che già si possiede, ed è quanto hanno fatto i pionieri di Como.com: avevano un carburante collaudato, quello della comunicazione, hanno preso al volo la scintilla dell'Expo e ne hanno approfittato per unirsi e gettare lo sguardo verso questa opportunità e oltre ancora.
Perché il bello dell'avventura digitale è questo: il traguardo sembra individuato, ma presto i confini si spostano e si assaggiano nuovi terreni. Che poi è il bello di ogni epoca industriale. Solo che ciò che producevamo un tempo, lo toccavamo con le nostre mani, oggi tutto sembra più impalpabile.
Non è il tramonto del manifatturiero, perché nulla scompare, neanche nell'impresa. Vogliamo crederlo, persino in questo periodo costellato dall'erosione continua di posti di lavoro, che faccia rumore sotto forma di grandi aziende in crisi o che sia più silenziosa come avviene nelle piccole imprese.
Un aiuto a coltivare questa persuasione viene da esperienze quali Como.com appunto, ma anche da tante altre realtà che stanno cavalcando l'onda della tecnologia, con serietà e tenacia. Come una seconda giovinezza dell'industria comasca. E come nei riti nascosti di un matrimonio, ci vuole un elemento nuovo, affiancato però da qualcosa di vecchio: quella vocazione imprenditoriale che nel nostro territorio c'è e resiste.
In fondo, è quanto emerge dal cammino di ComoNext. Fisicamente e metaforicamente. Quando questo polo fu inaugurato, si ricordava come il cotonificio di Lomazzo riuscisse a dare lavoro a mezzo paese. Le cose sono cambiate, solo in apparenza. Diverso è ciò che si sta producendo lì dentro, non i talenti, la volontà di guardare al futuro, il sapersi rimettere in gioco. Tutte caratteristiche che appartengono all'imprenditoria di Como. Innovare per crescere, sembra un discorso rivoluzionario, eppure ha un sapore antico, perché è quello che hanno sempre fatto gli industriali e gli artigiani della provincia.
C'è qualcosa di più nuovo rispetto alle idee digitali o altre comparse. Si tratta della capacità di stare insieme. L'hanno dimostrata gli imprenditori di Como.com, le aziende che sbocciano a ComoNext, tante imprese che hanno dapprima preso in considerazione e poi afferrato la scelta di unire le forze. Una meraviglia, vedere le informazioni viaggiare alla velocità della luce, ma forse la conquista più importante strappata alla crisi è questa: abbandonare i propri steccati e condividere le esperienze.
Marilena Lualdi
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