Pagare le imposte è un obbligo previsto dalla legge. E non si dovrebbe aggiungere altro. Al massimo si può dire in più che pagare le imposte è pure un dovere morale tra cittadini che si aiutano vicendevolmente. Non pagare le imposte è perciò un crimine. E di nuovo siamo a un punto fermo non negoziabile, indiscutibile, perentorio.
Contro questi principi scolpiti nel marmo della coscienza di noi italiani, fanno marameo le imposte non pagate ogni anno: 120 miliardi di euro. E centoventi miliardi di motivi sembra davvero un numero sufficiente per spingere la tanto vituperata Agenzia delle Entrate a perfezionare un nuovissimo redditometro, entrato in vigore con il 2013.
Alla base della creazione di questo strumento d’indagine fiscale stanno due monumenti della filosofia e della letteratura di tutti i tempi: Baruch Spinoza e Sherlock Holmes. Con l’opera del pensatore olandese è stata confezionata l’intelaiatura rigidamente razionale dentro la quale potranno operare al meglio i detective agli ordini del direttore Attilio Befera. Ethica more geometrico demonstrata, questo il titolo (che è già tutto un programma) dell’Etica di Spinoza: il tentativo più importante che mai filosofo abbia mai costruito per indagare con la ragione tutta la realtà conosciuta e quella sconosciuta. A partire da Dio. Se possiamo conoscere il Padreterno, saremo capaci anche di individuare gli evasori: l’importante è costruire le coordinate giuste da utilizzare al momento giusto.
Ecco così spiegati i 100 capitoli di spesa di cui tener conto per analizzare il reddito reale di una famiglia. Ecco così giustificata la classificazione della famiglia in 55 tipologie, 11 per ogni macro-regione in cui è stata divisa l’Italia che deve cominciar a pagare il dovuto: Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud, Isole. Ora tocca all’invenzione di Sir Arthur Conan Doyle: Sherlock Holmes può lasciare il 221B di Baker Street e iniziare il suo solito lavoro d’indagine alla ricerca dell’evasore Made in Italy. Con il nuovo strumento spinoziano a disposizione, non sarà costretto a verificare quanti aerei a reazione sono di proprietà di una certa famiglia per contestarne il reddito zero, ma colpirà nel segno trovando in cucina, nascosta sotto le pentole d’alluminio, la pentola d’oro. Non c’è più bisogno di sorprendere alla prima della Scala una signora tutta ingioiellata: basterà saper valutare oculatamente la bigiotteria indossata da una spigliata signorina. Troppo facile verificare la proprietà di cavalli da corsa, razza purissima, e accuditi come star dello sport. Ora, analizzato un pelo di Fufi il gatto, si risalirà al coiffeur per animali che ha eseguito la toelettatura del felino domestico, e da lì si colpirà il dichiarante zero.
Difficile difendersi da tutte queste possibilità d’attacco senza commettere almeno un errore. La vita dell’evasore totale sta per diventare un inferno. Grazie a Baruch Spinoza e Sherlock Holmes. Elementare, Watson.
Gigi Barcella