L'ultima tornata di indagati della Regione Lombardia, che riguarda esponenti dell'opposizione, porta alla luce uno spaccato della politica italiana davvero buffo. E non ci si dica che diventa facile fare del qualunquismo, perchè la questione è in realtà assai seria. Dopo essere stati pescati tutti con le mani nella marmellata (o nella Nutella, fate voi) i politici abbozzano una difesa. Gli altri sono peggio, i nostri consiglieri si dimetteranno, ecc. Gli altri in questione rimandano al mittente le accuse e sghignazzando ironizzano sulle lezioni di moralità distribuite a piene mani quando era toccato a loro essere messi alla berlina. E poi si scopre magari che qualcuno usa le e-mail dell'Università, di cui è docente, per farsi la campagna elettorale. E lo fa pensando che in fondo non ci sia niente di male.
In realtà, per quanto ci riguarda, un Crodino o un chilo di tartufi, o una e-mail, hanno lo stesso valore. Misurano tutti l'insanabile distanza che separa la politica dalla realtà quotidiana dei cittadini. Quello che dà fastidio è che dietro a questi cialtroneschi episodi si nasconde un drammatico senso di impunità di certa classe politica. E tutto accade in una campagna elettorale dove si distribuiscono a mani basse promesse che nessuno sarà mai in grado di mantenere.
Proprio ieri l'Eurispes ci ha consegnato l'immagine di un Paese che arranca e che soffre. Più della metà dei cittadini è costretta ad intaccare gli ultimi risparmi per arrivare a fine mese. La maggioranza è convinta che la situazione nel 2013 è destinata a peggiorare. Il 70% del Paese è in "disagio economico", le retribuzioni non crescono e l'inflazione schizza in alto. La gente è a caccia di occasioni di ogni tipo; dai saldi, alle vendite on line. I "Compra-oro" vivono un vero boom, un terzo della popolazione si è indebitata e gli usurai gongolano.
Di fronte a questo scenario una cosa è certa. La gente ha bisogno della politica. Mai come oggi si avverte il bisogno di affidare il Paese nelle mani di qualcuno che abbia il coraggio di avere a cuore il bene comune. Il bene delle famiglie che vanno protette e sostenute, dei giovani che rappresentano l'unica e vera ricchezza, di quelli che oggi perdono il lavoro e diventano degli esclusi. Vorremmo finalmente sentire qualcuno che rinuncia a vendere fumo, promettendo meno tasse o che pensa basti firmare un contratto con gli italiani, per mettersi il cuore in pace. Perché poi basta un barattolo di Nutella per riportare tutto nella giusta misura.
Non c'è più spazio per queste buffe degenerazioni della politica. Perché la politica vera, quella di cui gli italiani hanno un disperato bisogno, è un'altra cosa, assai più nobile. A volte abbiamo l'impressione che il Paese reale, per fortuna, sia mille chilometri più avanti di chi lo governa. La gente continua disperatamente a costruire la propria vita e la vita dei propri figli, nonostante la crisi e i sacrifici a cui è chiamata. Rinuncia volentieri alla Nutella e a molto altro, ma non rinuncia alla speranza di costruire un futuro dignitoso. Questa gente ha bisogno di qualcuno che la aiuti e la sostenga. Che sia capace di guardare al bene comune e non al proprio piccolo o grande potere. E' una svolta culturale di cui la politica ha un disperato bisogno.
Massimo Romanò
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