La Società Ortofloricola Comense ha festeggiato sabato scorso il suo trentesimo compleanno con un incontro a Villa Olmo: interventi colti e interessanti in un clima familiare, sereno, comunicativo.
Emilio Trabella ha ricordato una vicenda di fine ’800, quando i giardinieri di ville del lago si ritrovavano a Villa Olmo la domenica, discutevano della loro professione, scambiavano semi e talee, e, dopo una colazione e qualche bicchiere, si mettevano a suonare nel parco. Dalle relazioni tra quei giardinieri e da quella musica nacque - il nome non poteva essere diverso - il circolo mandolinistico "Flora", divenuto poi Orchestra Flora.
Ripenso a questa bella storia qualche ora dopo, guardando su Internet il videomessaggio di Federico Pistono, attivista del Movimento Cinque Stelle che lamenta la mancanza di democrazia interna e chiede di superare il problema con una nuova tecnologia per comunicare ancor di più sulla Rete.
Ma le persone dove sono in questa cosiddetta democrazia liquida?
È difficile pensare che militanti ed eletti di questo movimento (o partito) si vogliano ridurre a hikikomori, i ragazzini giapponesi psichicamente disturbati che vivono reclusi nelle loro camerette e si relazionano col mondo esterno solo via internet. O così li vogliono i loro imprendibili due capi?
Quando il 15 marzo, al suo "primo giorno di scuola", Ivan Catalano, il giovanissimo deputato varesino del M5S incontrerà Maria Chiara Gadda, sua coetanea varesina, Chiara Braga, sua coetanea comasca, Veronica Tentori, sua coetanea lecchese, tutte elette nel Pd, che farà? Si nasconderà in un angolo a twittare col telefonino o scoprirà di poter condividere con loro qualche speranza per il futuro, scambierà con loro qualche idea sul territorio che li - e ci - accomuna e magari un sorriso?
A Nicola Molteni riserverà un discorso di approvazione o critica delle tesi leghiste sull’Europa dei popoli o un semplice "vaffa"?
Non è impensabile trovare gli strumenti culturali, il modo e il coraggio di affermare che il "grillismo integralista" è già cosa di ieri.
Il chiacchiericcio telematico, che scherma e rende invisibili e "false" le persone, declina nella violenza verbale impunita e nella falsa idea che tutti sono capaci di parlare di tutto; entrambe fonti di decadenza della società e dei rapporti umani.
Il domani - a cui da oggi se siamo intelligenti possiamo prepararci - sono le relazioni intense e solidali tra le persone, aiutate e non mai sostituite dalla Rete, fuori dalle stanze, lontani dai fantasmi e dalla rabbia digitata.
Saremo telematici, ma simili, nei sentimenti, ai giardinieri musicisti della "Flora" nel parco di Villa Olmo, più di cent’anni fa; saremo pixelati, ma simili, nella garbata passione, agli amatoriali autori degli splendidi disegni botanici dell’Ortofloricola Comense.