Persino Pippo lo sa che Como è bella. Lo storico e popolarissimo settimanale a fumetti Topolino, infatti, ha voluto ambientare la sua storia di copertina nella nostra città e ne esalta le meraviglie che lasciano più volte a bocca aperta i personaggi: da Topolino e Minni e appunto a Pippo, omonimo del protagonista della celebre canzone del Trio Lescano che invece non lo sapeva.
L’omaggio della rivista amata da generazioni di giovani lettori invita però ancora una volta alla riflessione sulla consapevolezza che Como e i comaschi hanno della loro città e del loro
territorio (nelle tavole del fumetto sono raffigurate anche Torno, Villa Balbianello di Lenno, la funicolare di Brunate e il faro Voltiano). La storia, peraltro, si apre con un ricordo di Alessandro Volta, un gigante della scienza nato e vissuto (guarda un po’) a Como che però dalle nostre parti è considerato quasi come una cosa ordinaria.
Ci vuole Topolino, insomma, per dirci che Alessandro Volta è uno scienziato di valenza universale alquanto trascurato in casa sua anche nel tempio piuttosto malmesso che raccoglie le sue straordinarie invenzioni o nel già citato faro che risplende, in senso letterale, di luce propria solo grazie ai privati ed è diventato una sorta di base d’appoggio per antenne di ogni sorta e foggia (così impara questo Volta a inventare l’elettricità).
Serve una storia a fumetti letta in tutta Italia per urlarci ancora dentro orecchie piuttosto pigre che siamo un’eccellenza di questo paese, che fuori di qui si parla di Como nello stesso modo in cui noi decantiamo le bellezze di Firenze, Venezia, della Costiera Amalfitana e di altri luoghi di straordinaria ricchezza paeseggistica e/o artistica e/o culturale.
E c’è voluta un’altra pubblicazione: il web magazine Huffington Post per notificarci come il nostro lago può essere considerato il più bello del mondo «per Villa Olmo, Villa d’Este, Villa Carlotta, Villa Balbianello. Cernobbio, Bellagio, Moltrasio, Lezzeno, Domaso, perché ci hanno soggiornato leader politici come Winston Churchill e John Fitzgerald Kennedy, registi e attori del calibro di Alfred Hitchcock e George Clooney. Perché è stato decantato da Manzoni, Byron, Stendhal». Pensiamo a quanti laghi ci sono. Altrove una simile medaglia sarebbe appuntata su giganteschi tabelloni piazzati nei punti strategici. A Como invece si fa promozione turistica mettendosi le dita sugli occhi a costosi colpi di loghi senza che se ne riesca a trovare uno decente e soprattutto condiviso. E il lago che ha conquistato il campionato mondiale della categoria è stato violentato dallo sciagurato, infinito e inutile (diciamo anche questo una buona volta) cantiere delle paratie. Topolino ci rammenta anche che abbiamo una piazza cittadina che si specchia proprio sulle acque e la disegna come quella meraviglia che potrebbe essere (auto parcheggiate a parte). Certo, piazza Cavour con i roditori una certa confidenza ce l’ha, ma non sono quelli di carta. Insomma con l’Expo che bussa alla porta, sarebbe ora di capire davvero e fino in fondo sopra quale miniera d’oro camminiamo. E magari remare (attività non desueta in una zona di lago) tutti nella direzione del corretto sfruttamento e della tutela di questo patrimonio. Pippo lo sa che Como è bella. Como chissà se lo sa.
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