Non avremmo certo voluto sedere ai banchi per la prova scritta dell’esame di maturità di quest’anno, perché le varie tracce proposte erano tutte “toste” e gli argomenti richiedevano, oltre alla capacità di leggere e di analizzare uno o più testi, anche conoscenze piuttosto approfondite per quanto riguarda i contesti culturali descritti.
Certamente si tratta di tracce molto serie, dalle quali emerge una buona, e assai alta, scelta dei testi da proporre, che forse possono risultare troppo complesse per quello che è, generalmente, il bagaglio culturale dei giovani d’oggi, soprattutto per quanto riguarda la conoscenza della storia più recente . Certamente ci sono le indicazioni in forma di citazione che possono aiutare gli studenti, ma qui il compito diventa ancora più complesso. Non è certo una passeggiata, anche per chi la maturità l’ha sostenuta in anni molto lontani trovare una relazione, per quanto riguarda il saggio breve o l’articolo da giornale, sul tema dell’individuo e la società di massa, tra alcune considerazioni dagli “Scritti corsari” di Pasolini (metà degli anni cinquanta), una lunga citazione dall’autobiografia di Elias Canetti, una breve analisi di Remo Bodei e una poesia di Eugenio Montale.
Più immediato e più semplice avrebbe potuto sembrare un altro argomento, senz’altro il più attuale, vista la relazione con la crisi economica, quello dell’ambito socio-economico, riguardante “Stato, mercato e democrazia”. Tutta apparenza però perché la vastità del contesto da tenere in considerazione poteva portare a costruire il testo secondo luoghi comuni, dove le relazioni tra cause ed effetto indicate dai documenti tutti assai recenti, richiedevano una capacità di analisi del sistema finanziario internazionale non certo semplicistica.
Una bella sfida è quella dell’ambito storico.politico, che anche in questo caso forse meritava una maggior definizione del contesto. Per quanto riguarda “gli omicidi politici”, tra i documenti vengono proposto esempi che vanno dall’assassinio a Sarajevo nel 1914 dell’Arciduca Francesco Ferdinando a quello di Matteotti del 1924, da quello di Kennedy degli anni Sessanta a quello di Moro nel 1978. Come svilupparlo in contesti così dissimili e con ipotesi ancora oggi discusse e con ombre di verità incerte sulle ragioni degli omicidi? Come non far riferimento a queste ambiguità delle verità incerte e delle ragioni di stato che fanno da sfondo a questi “omicidi eccellenti”. Anche in questo caso l’insidia del fuori tema era dietro l’angolo.
Più convincente, proprio perché più precisato risulta l’argomento, scelto per l’ambito tecnico-scientifico che riguarda la qualità delle idee per migliorare la ricerca, tema questo, anche in relazione ai testi da utilizzare, di più facile approccio per gli studenti, dove più naturale è anche riferire una propria posizione o una discussione dei punti di vista.
Ci sembra impossibile (e sarebbe utile leggere il dato statistico relativo alle scelte) che uno studente abbia potuto scegliere il tema di argomento storico, relativo ai paesi in fase di significativo sviluppo economico come il Brasile, la Russia, l’India, la Cina e il Sudafrica. Allo studente viene richiesto di illustrare “gli aspetti più rilevanti della vicenda politica di due di essi, nel corso del Ventesimo secolo”. Certo non impossibile da svolgere, ma certamente arduo viste le complessità dei paesi indicati, dove anche le date, i riferimenti geografici, le rivoluzioni politiche hanno un peso significativo, non certo improvvisabile.
Non restava allora che l’analisi del testo, una riflessione sul viaggio tratta da uno scritto di Claudio Magris, che introduce il tema delle frontiere e della conoscenza dell’altro, testo non semplice, ma di sicuro significativo anche come scelta tematica. O il tema di ordine generale che avrà senz’altro riscosso il maggior successo tra gli studenti italiani, anche perché è il più semplice da interpretare e quello dove la conoscenza specifica è meno richiesta. E anche il tema e il suo sviluppo sono decisamente significativi, mettendo a confronto le lotte di competizione e gli atti di cooperazione e creatività. Certamente qui si poteva scegliere tra un taglio anche personale di riflessione sui rapporti nella società contemporanea e uno più sociale che allarga la prospettiva anche al contesto socio-economico della nostra società.
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