Il boom negli alberghi è made in Como, ma parla al mondo. Se Expo non ha portato i visitatori stranieri promessi e pregustati mesi fa, arriva qualcosa di più di una semplice consolazione in questi giorni. Anche se concentrata nel tempo, rappresenta una prova e un insegnamento per il futuro: le prenotazioni fioriscono infatti con Orticolario.
Un evento che in questi anni è cresciuto e ha ottenuto una reputazione internazionale. Morale della favola, l’effetto negli hotel si sente, e parecchio, a giudicare dai dati di Booking: un weekend da tutto esaurito, quello di settimana prossima, che deve appunto ringraziare questa manifestazione nel segno della bellezza.
Manifestazione che si sposa perfettamente con il lago e il territorio, ne esalta le doti già in grado di richiamare e affascinare turisti da tutto il pianeta e vede l’impegno di un team solido guidato da Moritz Mantero. Non è certo un risultato automatico o caduto dal cielo, nonostante il contesto. Piuttosto, è il traguardo di anni di lavoro, di ricerca dell’eleganza e della qualità: specchio di una vocazione al bello diffusa sul Lario e cresciuta grazie agli sforzi e alla passione.
Una conferma che questa è la strada, invocata anche da chi fa turismo. Gli eventi fanno la differenza, e quindi il rilancio.
Il lago è stupendo, il lago non basta, perché il turista contempla, ma vuole anche partecipare a momenti che poi diventeranno unici nella sua esperienza e nei suoi ricordi . Piccole e grandi iniziative giocano un ruolo importante e tengono alta l’attenzione sulla vivacità di un territorio, venendo incontro a gusti differenti.
Eventi come Orticolario hanno un indotto immenso, difficilmente calcolabile. Un riscontro concreto è quello dell’indice d’occupazione delle stanze d’albergo, d’accordo, ma naturalmente ciò significherà più clienti nei ristoranti o visite nei negozi. È e sarà un investimento sull’immagine di Como. Ricordiamo che il green tourism è un fenomeno in netta crescita e in generale la sensibilità sulla natura (e sull'attenzione che le viene dedicata) si diffonde sempre più.
Per questo la bellezza porta rilancio e la capacità di privati e pubblici di operare in sinergia è una carta determinante da giocare.
C’è anche un ulteriore aspetto, in questo circolo virtuoso, che si chiama responsabilità. Viene in mente la battuta di una comasca quando visitò a Expo la “Lake Como Essence”. Al termine della visita commentò: «Questo è il mio lago ed è come dovrebbe essere curato».
Quando si entra a Orticolario, è anche questo che impariamo: che la natura è strepitosa, se ce ne prendiamo degna cura. L’ammirazione per quanto si incontra, si sfiora, si respira, conduce (o così dovrebbe) ad avere un atteggiamento più responsabile, appunto, quando si esce. A ricordarci come dobbiamo comportarci quando ci imbattiamo nella bellezza, come è necessario sforzarsi tutti insieme di proteggerla.
E anche questo, in fondo, è rilancio. Di una città, di un territorio che a quella bellezza non si deve abituare, ma deve meritarsela tutti i giorni.
Sarà premiato dagli alberghi affollati, dai luoghi visitati da persone provenienti da tutto il mondo e anche da una magia che entrerà nella quotidianità dei comaschi. Uno stimolo per le istituzioni, come per ogni singolo cittadino (#iofacciolamiaparte è non a caso il recente hashtag lanciato dalla Camera di commercio) a coltivare ciò che è bello e a farlo insieme.
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