C’è una grande lezione che viene da Erba. Bisognerebbe guardarla con curiosità e attenzione, studiarla, capirne il senso e proporla a tante altre realtà italiane. Nella città, che sfortunatamente è diventata nota a livello nazionale per la strage, è custodita una ricetta di successo che andrebbe proposta a quelle comunità che si lamentano, si considerano zone disagiate, economie da sovvenzionare.
Si guarda sempre all’estero per trovare un modello vincente. Invece l’abbiamo qui vicino. Non è un caso che oggi a Erba apre RistorExpo.
L’evento è il fiore all’occhiello di Lariofiere, una dinamica struttura nata a Erba e capace di sviluppare in questi anni un’attività di promozione economica davvero significativa.
In Lariofiere sono contenuti molti degli ingredienti di successo del modello Erba. Come molti altri centri italiani Erba non può vantare il mare o la montagna per fare turismo, non ha costiere e viste mozzaffiato. Eppure nella verde Brianza si è sviluppata una comunità che si è rimboccata le maniche e ha costruito con impegno e passione il proprio successo. Anche Lariofiere non ha una spettacolare vista lago o spazi espositivi in laguna, ma nell’ordinaria spianata tra Como e Lecco ha lanciato anno dopo anno una serie di appuntamenti fieristici che hanno convinto decine di migliaia di visitatori a mettersi in viaggio e fare la fila per staccare il biglietto.
La divisione tra le due province e il ruolo di cerniera Erba lo ha saputo svolgere nel migliore dei modi e ha trasformato il suo essere al confine da punto di debolezza a un elemento di forza. Ed è diventata un polo di attrazione per una comunità di persone molto vasta, che coinvolge decine di paesi.
Come è stato possibile il piccolo grande miracolo di Erba? Invece di scomparire tra due capoluoghi è riuscita a diventare lei centrale. Lo si vede ancora una volta in quel prezioso laboratorio che è Lariofiere, dove il Comune di Erba è perno di un equilibrio tra le Camere di commercio di Como e di Lecco, oltre che della Provincia di Lecco.
Nella lista degli ingredienti di questa pozione quasi miracolosa creata da Erba ci sono le idee, l’impegno e la passione. Gli stessi elementi che troviamo in RistorExpo. Oggi si inaugura l’edizione numero 18 e il presidente Ciceri la dichiara maggiorenne e con la soddisfazione di essere entrata a far parte della ristretta cerchia degli eventi di carattere nazionale del settore. Da oggi a mercoledì nei padiglioni sono attese almeno ventimila persone.
Un successo costruito anno dopo anno con le idee, indagando prima sul rapporto tra cibo e mente, poi tra cibo e parole, poi l’enogastronomica etnica, poi quella culturale, poi “in cibo veritas” e quest’anno “Rallegrare il pianeta”, una felice intuizione che anticipa l’Expo di Milano. Non solo idee, però. Anche tanto impegno, profuso con una struttura ridotta all’osso. E tanta passione, quella che ha portato RistorExpo ad essere riconosciuta dalla Federazione nazionale dei pubblici esercizi e dai grandi chef che la valorizzano e la celebrano.
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