Una vetrina, ma anche un’occasione. E soprattutto un test per un comparto e un territorio, che va oltre anche le apparenze immediate.
ComoCasaClima torna in questa provincia spostandosi di cornice, e non a caso: da Villa Erba eccola nel polo espositivo di Lariofiere, in una posizione più cruciale per i rapporti con Lecco (e Monza, la Brianza in genere).
Diversi sono i fattori che hanno inciso, naturalmente, nel portare qui questa rassegna determinante per l’edilizia, oggi capace di stare a galla con qualche speranza in più proprio grazie alle ristrutturazioni. Da un male - l’età di molti edifici e le loro pecche sul fronte energetiche - si è tratto un bene attraverso le riqualifiche in questi anni. Sostenuto anche dai bonus fiscali che hanno permesso di rafforzare la carta del risparmio così allettante per le famiglie. Intervenendo sulle vecchie abitazioni, il cittadino era motivato dal sollievo futuro di bollette meno pesanti per il riscaldamento, ma è stato importante poter contare su un ulteriore contributo da questo punto di vista, con lo sconto del fisco.
E se si è potuto compiere qualche passo avanti in questa direzione, è avvenuto appunto con un lavoro di squadra. I consumatori, le aziende, le associazioni, con la loro voce che è arrivata al Governo: non è stato possibile snobbarla, tanto più in una fase storica in cui l’edilizia continuava a perdere imprese e lavoratori. Il bonus serviva e serviva a tutto (Stato compreso).
In questo fine settimana ComoCasaClima consente dunque di eseguire un test su quanto è stato fatto e quanto ancora si potrà fare, confermandosi una piattaforma importante per il settore edilizio del Nord Ovest italiano. E una prima prova di successo arriva dall’elenco degli espositori che riesce a riunire: Como, Lecco, Sondrio e poi altre province lombarde (ma non solo) portano le loro esperienze, i loro prodotti, le loro strategie per l’avvenire nel campo della sostenibilità energetico-ambientale. Non costruire, bensì risanare.
Certo, un altro dato significato resta la parola “insieme”. Anche in questo caso infatti si vede una sinergia che fa ben sperare. Quella collaudata delle associazioni di categoria, che è passata pure attraverso altre fiere a Erba, e delle istituzioni più varie che si possono vedere una al fianco dell’altra. E non solo. Si può capire l’orgoglio di Lariofiere di fronte alla possibilità di collaborare con una realtà come CasaClima e Fiera Bolzano. Perché si parla di eccellenze del settore, di stilisti in questo settore- per usare le parole del direttore del centro fieristico erbese Silvio Oldani - ma anche perché si varca un’ulteriore frontiera. Quella di un’altra provincia, anzi di un’altra regione.
Il futuro passa sempre di più attraverso le alleanze: di imprese (ed è un peccato che dalle nostre parti i casi di rete siano tuttora così limitati), di associazioni, oppure territoriali. Anche questa è una lezione della crisi, che ha fatto tremare più vistosamente i soggetti testardi nel camminare per conto proprio.
Per questo la rassegna che riesce a mobilitare forze tanto diverse, acquista un’importanza ulteriore.
E mentre cerca di offrire il proprio contributo ad alleviare le sofferenze dell’edilizia delle nostre province, afferma anche che la strada giusta è questa. Che il test si passa, solo se si lavora insieme.
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