Abusi alla casa di pesca
Dissequestro negato a Pusiano
Il Comune incarica lo studio Roncoroni-Fermi per tutelarsi in sede legale, e annuncia neutralità
L’amministrazione comunale di Pusiano ha dato mandato a uno studio legale per verificare come muoversi in vista del processo per l’abuso edilizio della Casa di Pesca.
Intanto il 23 marzo è stato negato il dissequestro dell’area dopo una richiesta presentata dalla proprietà al giudice e la prima udienza del processo è fissata per febbraio 2019. Il 20 aprile in ogni caso la proprietà rappresentata dall’architetto Giorgio Siani ha effettuato un sopralluogo dell’area accompagnato dalla polizia locale per i rilievi relativi alla progettazione.
Di certo la brutta immagine che ora si vede passando da Pusiano, il telo sbrindellato e sporco, resterà al suo posto fino al 2019 e sembra onestamente troppo.
«Nell’ultima riunione di giunta abbiamo deciso di affidare allo studio Roncoroni-Fermi di Como un mandato per capire come muoverci nel processo – spiega il sindaco Andrea Maspero - Era un atto logico anche semplicemente per avere accesso ad atti e documenti e capire, per esempio, la linea difensiva della proprietà. Non è in questo momento intenzione da parte nostra prendere alcuna posizione. Resteremo neutrali perché comunque si parla di un’area privata. Decideremo come e comportarci in base a quello che emergerà dal processo. Non escludo di arrivare a chiedere un risarcimento».
Sweet Home
Intanto è stato rigettata dal giudice la richiesta di dissequestro dell’area: «La proprietà di Sweet Home aveva chiesto il dissequestro ma il giudice lo ha negato il 23 marzo - spiega ancora Maspero - Ha però concesso un sopralluogo all’architetto Giorgio Siani per poter stilare il progetto d’intervento e prendere visione del materiale presente. Il sopralluogo è stato svolto il 20 alla presenza della polizia locale».
Il sindaco risponde anche a chi chiede d’intervenire almeno per ripristinare il decoro dell’area sostituendo il telo di copertura del vuoto dove un tempo c’era la Casa di Pesca. Per ora non si può.
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