Allegria e golosità con gli alpini
È salvo il Ferragosto erbese
I cinque giorni di mangiate in piazza Mercato sono gli unici eventi del clou delle vacanze in città. Applaudono anche i ristoratori: «Nessuna rivalità»
Cinque giorni di festa in un clima di grande famiglia. Questa l’area che si respira sotto i portici di Piazza Mercato, cuore della città, dove è in corso la tradizionale festa degli Alpini, che anima il Ferragosto.
Il gruppo delle penne nere locali tiene vivo l’agosto: la loro è l’unica grande festa in questo periodo in città e riesce ormai da 27 anni ad attirare centinaia di persone da Erba e dai dintorni. I due segreti del sodalizio sono: la grande cordialità e una festa dal sapore democratico, con prezzi alla portata di tutti.
A fare gli onori di casa è il capogruppo, Luigi Villa, che si dice soddisfatto per l’avvio delle cinque giornate festose: «Abbiamo iniziato poco meno di trent’anni fa con l’allora sindaco Tino Ghioni – ricorda Villa – Ci chiese di fare qualcosa per animare Erba durante il periodo ferragostano: da allora abbiamo iniziato e non ci siamo più fermati».
Il vero segreto, come spiegano i volontari, è la cucina tipica brianzola a costi calmierati: «Proponiamo salamino vaniglia con le lenticchie, foiolo e trippa, salamelle, arrosti e spiedini accompagnati da tanta polenta immancabile e dai formaggini di capra di Caslino o dallo zola – spiega Villa – Un Ferragosto rigorosamente brianzolo, cercando di aggregare chi non va in vacanza e preferisce rimanere in città. Nonostante il caldo, la gente ama i piatti brianzoli, una volta comuni , ora invece rarità e prelibatezze».
Concorrenza tra sagre e privati? A smentirla ci pensa Nicola Pugliese, 43 anni, titolare dell’osteria enoteca “La Scaletta”, vicina ai portici: «Collaboriamo perfettamente con gli Alpini: loro propongono piatti di terra e io punto sul pesce. Prima di iniziare la festa tutti e 40 i volontari sono venuti a cena da me. A Ferragosto farò il castrato: ci aiutiamo e completiamo con un’ottima sinergia. Queste feste fanno da volano anche per la ristorazione».
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