Altro che impiegati pubblici fannulloni
Saltano la pausa per aprire al pubblico
Il sindaco di Ponte Lambro ha concordato con i dipendenti comunali la rivoluzione degli orari. «Non è stato necessario convincerci: si può seguire la gente continuando a smaltire le pratiche»
Altro che fannulloni. In un periodo in cui i dipendenti pubblici sono nell’occhio del ciclone, un piccolo paese come Ponte Lambro si pone come un esempio virtuoso.
Da questa mattina, mercoledì 1° marzo, gli orari di apertura al pubblico del municipio si estenderanno notevolmente, alcuni uffici arriveranno a raddoppiare il monte orario rinunciando al giorno di pausa. Una misura, spiega il sindaco Ettore Pelucchi, «che nasce da un confronto sereno e costruttivo con i nostri dipendenti».
Fino a ieri gli uffici anagrafe, protocollo e servizi sociali erano aperti complessivamente 11 ore alla settimana, spalmate su cinque giorni; gli uffici ragioneria, tributi, segreteria e ufficio tecnico ricevevano invece i cittadini per nove ore alla settimana, spalmate su quattro giorni (il mercoledì il servizio non veniva erogato).
Da oggi gli uffici saranno aperti 5 giorni su 5, dal lunedì al venerdì, per 17 ore e mezza complessive; per alcuni uffici che hanno sempre ricevuto i cittadini per nove ore alla settimana, si tratta quasi di un raddoppio. «Ovviamente non ci sarà alcun costo in più per il Comune» e per arrivare al traguardo, garantisce il sindaco, «non ci sono stati grossi problemi».
Elena Gilardoni, responsabile dell’area tributi e componente della Rsu, conferma il clima di collaborazione con la parte politica: «Non è stato necessario convincerci - spiega - siamo noi dipendenti i primi a riconoscere l’importanza di una maggior apertura degli sportelli al pubblico e sostenere questa modifica. Ce la caveremo comunque. Aprendo più a lungo gli sportelli il pubblico non arriverà concentrato nello stesso momento, le visite saranno più diluite: tra un cittadino e l’altro, avremo tempo di sbrigare comunque le nostre pratiche».
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