Ambulatorio di Alserio senza telefono
I medici ricevono negli altri Comuni
Colzani: «Abbiamo chiamato tutto e tutti senza ottenere risultati. Situazione incredibile»
Ormai siamo al 22 luglio e da quasi un mese e mezzo l’ambulatorio medico di Alserio è senza linea; i medici impossibilitati a compilare le ricette ricevono i pazienti di Alserio negli ambulatori degli altri Comuni. Anche questa nell’estate nera dei medici di famiglia ridotti all’osso - sono rimasti in quattro - per il pensionamento di due colleghi che non sono stati sostituiti. La linea Siss, quella dedicata al sistema informativo socio sanitario è saltata: un guasto avvenuto, come confermano i dottori, lo scorso 8 giugno. Una cosa che sembrava doversi risolvere in qualche giorno e invece è iniziata una vera e propria trafila, come conferma lo stesso sindaco, Stefano Colzani. Una trafila che ha costretto i medici a ricevere i pazienti fuori da Alserio, negli altri Comuni che fanno parte dell’ambito: Alzate Brianza, Anzano del Parco e Orsenigo. Un po’ di disagio la gente lo ha sopportato, ma ora davvero e troppo e ad ammettere che non se ne può più è lo stesso primo cittadino che rivela «che dietro al disguido c’è Aria, l’azienda regionale già nella bufera a primavera per la gestione delle prenotazioni nella prima fase della campagna vaccinale». In sostanza la postazione dell’ambulatorio di Alserio è saltata e non c’è stato verso di ripristinarla celermente: «Mancava la linea: i medici ce lo hanno prontamente segnalato – racconta il sindaco – Personalmente ho chiamato ovunque: prima le compagnie telefoniche, poi la Regione che tramite Aria gestisce queste linee particolari dedicate al sistema sanitario. Sono stato poi dirottato sull’Ats, che mi ha rimandato su Regione e viceversa, senza mai trovare una soluzione. Sono stato letteralmente rimpallato». Colzani si è rivolto all’assessore regionale Alessandra Locatelli e forse qualcosa potrebbe sbloccarsi. «Stanno intervenendo dei tecnici e dovrebbero, si spera, attraverso chiavette o sistemi simili, permettere ai medici di tornare a operare – spiega il sindaco – La linea però non è attiva e ci vorranno, come mi hanno detto, dai 30 ai 40 giorni per ripristinarla. Speriamo almeno che si possa attivare questa soluzione ponte. Quanto è accaduto ha dell’incredibile».
(Simone Rotunno)
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