ANNONE, ALLARME IGNORATO
MA NESSUNO HA CHIUSO IL PONTE
PROVINCIA E ANAS SI ACCUSANO
Il cantoniere Anas aveva effettuato un sopralluogo tre ore prima che il cavalcavia precipitasse, ma nessuno aveva impedito al trasporto eccezionale di passare sopra il ponte
Tre ore prima del crollo il cantoniere dell’Anas addetto alla sorveglianza del tratto della strada statale 36 al km 41,900, sul quale alle ore 17.20 è ceduto il cavalcavia n. 17 della strada provinciale 49, aveva effettuato un controllo a causa del distacco di alcuni calcinacci. Eppure nessuno è intervenuto per impedire al trasporto eccezione di transitare sul ponte. Proprio il passaggio del pesantissimo Tir ha provocato il crollo.
Secondo quanto comunicato dall’Anas «subito dopo» gli accertamenti compiuti sotto il ponte «il cantoniere, in presenza della Polizia Stradale, ha contattato gli addetti alla mobilità della Provincia di Lecco, responsabile della viabilità sul cavalcavia, e li ha ripetutamente sollecitati alla immediata chiusura della strada provinciale SP49 nel tratto comprendente il cavalcavia. Gli addetti della Provincia hanno richiesto un’ordinanza formale da parte di Anas che implicava l’ispezione visiva e diretta da parte del capocentro Anas, il quale si è attivato subito, ma proprio mentre giungeva sul posto il cavalcavia è crollato. È stato inoltre accertato che il Tir che è precipitato dal cavalcavia provinciale era un trasporto di bobine di acciaio il cui notevole peso non è al momento noto».
Stizzita la risposta del responsabile della viabilità della Provincia di Lecco, Angelo Valsecchi: «Non serviva un’ordinanza, se Anas riteneva di chiudere la strada poteva chiuderla. La comunicazione da Anas alla Provincia non era così esplicita».
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