Asso, la candidata con il pass disabili
«Ho commesso un errore, chiedo scusa»
Maria Grazia Masciadri era stata sorpresa a parcheggiare il 31 agosto con il tagliando assegnato alla mamma mancata da alcuni mesi. «Mi hanno rigato l’auto»
«Ho commesso un errore di cui mi scuso, ma non usato il pass per mio uso o comodità personali». Il settembre Maria Grazia Masciadri è finita al centro delle polemiche per aver lasciato la sua automobile in piazza Ratti in un posto riservato ai disabili e con il contrassegno intestato alla madre deceduta mesi prima. Ieri la candidata sindaca della lista “Cittadini indipendenti” ha preso carta e penna e ha scritto una lettera a “La Provincia” per dare la sua versione dei fatti. «Ho commesso un errore - scrive - di cui mi scuso. Il pass per disabili di cui fruiva mia madre, purtroppo scomparsa di recente, avrebbe dovuto essere reso o comunque rimosso. Non l’ho fatto. Abitudine a vederlo esposto sul cruscotto? Sentimentalismo? In entrambi i casi, non è una giustificazione». Il parcheggio incriminato risale al 31 agosto e quel giorno, spiega la candidata, «ho effettivamente accompagnato una persona diversamente abile (di cui non faccio nome e cognome per motivi di riservatezza, ma che è verificabile in qualsiasi momento) ad un appuntamento legato alla imminente campagna elettorale per le amministrative del Comune di Asso». La persona in questione, precisa Masciadri, non era dotata di mezzi propri né aveva accompagnatori disponibili. «Purtroppo poi, una volta “assorbita” dall’evento in corso non ho ricordato di spostare l’auto. Me ne scuso nuovamente. Quando mi è stato chiesto un commento da parte della vostra redazione (l’articolo che riporta anche le dichiarazioni degli altri candidati sindaci è uscito su “La Provincia” domenica 6 settembre, ndr) sono stata presa completamente di sorpresa e non sono stata in grado di ricollegare con immediatezza luogo e circostanza». In ogni caso, prosegue, «non si è trattato di una svista né tantomeno di una commissione urgente. Anche se impropriamente, ho utilizzato il pass per le finalità previste e non per mio uso o comodità personali. Ho sempre condiviso in toto la campagna “Vuoi il mio posto? Prendi il mio handicap!” e - avendolo vissuto per molti anni - ho troppo rispetto di questo “mondo” per mettere in atto comportamenti opposti».
Quanto alla segnalazione anonima dell’accaduto, osserva Masciadri, «chi lo ha fatto non avuto il coraggio della sua azione (pur legittima) e ha mostrato per primo scarso senso civico e rispetto della collettività. Gli errori si commettono, può accadere, anche in buona fede. Si ammettono, ci si scusa, si va avanti. Ma con rispetto reciproco e viso aperto».Non tutti, purtroppo, l’hanno presa così. «A chi ha pesantemente rigato la mia auto con un oggetto appuntito, provocando un danno inutile e odioso, vorrei chiedere quanto civile e soddisfatto di sé si senta». Di ben latro tenore è stata la reazione alla notizia da parte degli altri tre candidati sindaci: tutti, interpellati da “La Provincia”, hanno puntato il dito contro la diffusione anonima delle fotografie e hanno richiamato tutti alla discussione sui programmi e sul futuro del paese.
(Luca Meneghel)
© RIPRODUZIONE RISERVATA