«Basta spaccio di droga»: petizione con 300 firme
Lambrugo Residenti esasperati per il “market” illegale sulla Briantea. Intanto sono aumentati i controlli delle forze dell’ordine sul territorio
La mobilitazione della cittadinanza, insieme all’inasprimento dei controlli sul territorio da parte delle forze dell’ordine, permettono i primi risultati visibili per la sicurezza in paese.
Gli ultimi mesi sono stati un susseguirsi di degrado e segnalazioni dei cittadini esasperati a causa della piazza di spaccio, che i lambrughesi ormai chiamano il market della droga, che si è creata bordo della statale Briantea.
Area nell’ombra
Si tratta di una piccola rientranza dalla quale poi si può accedere a piedi, tramite una scaletta, verso la cabina della Snam, rete del gas, che sorge in una zona boschiva, a bordo strada, e resta coperta dalla vegetazione. Lo spiazzo, la scaletta, il luogo lontano da occhi indiscreti, rendono l’area uno spazio ideale per chi spaccia e per chi acquista droga.
Nella zona da tempo i carabinieri e le altre forze dell’ordine stanno portando avanti attività di contrasto al fenomeno. Ora si attende l’ok anche da Anas, che gestisce l’arteria stradale, per la chiusura. I cittadini, nelle scorse settimane, si sono autocostituiti nel Gruppo di lavoro Lambrugo, per monitorare i problemi della sicurezza in paese.
Insieme, stanno portando avanti una petizione per chiedere al Comune e alle autorità che si intervenga, e lo si faccia al più presto. In totale sono già state raccolte oltre 300 firme. Michele Catalano, uno degli organizzatori del gruppo e della raccolta firme, si dice positivamente colpito e soddisfatto per la risposta dei concittadini: «Le persone firmano e ci mettono la faccia, sottoscrivendo e registrandosi coi propri documenti - sottolinea – Il problema è sentito in paese. Non si tratta di un fenomeno di piccole dimensioni: ormai quell’area è diventata un supermarket degli stupefacenti. Così non si può più vivere assolutamente».
Acquirenti da fuori paese
Negli ultimi mesi i residenti hanno visto persone di ogni genere ed età che raggiungono Lambrugo in automobile, ma soprattutto in treno, con punte anche di 150 persone al giorno, come sottolineano i residenti.
Scendono alla stazione nella parte alta del paese e si dirigono verso l’area dello spaccio attraversando il centro, passando per via Stoppani, oppure camminano direttamente lungo la Briantea. Ciò crea una situazione di pericolo e insicurezza per tutti.
Nei giorni scorsi l’area e tutto il paese sono stati teatro di posti di blocco e controlli da parte dei carabinieri e della Guardia di finanza: «Sentiamo gli uomini delle forze dell’ordine davvero vicini a noi cittadini – commenta Catalano – Stanno facendo molto e in pochi giorni la presenza di persone sospette è notevolmente diminuita. Siamo tutti uniti per migliorare la situazione sicurezza e ringraziamo le forze dell’ordine».
L’8 ottobre si terrà una nuova assemblea pubblica, organizzata dal gruppo. Anche il sindaco, Flavio Mauri, punta dritto all’obiettivo: arrivare alla chiusura della piazzola sulla Briantea. «Settimana prossima avremo un incontro in prefettura – afferma Mauri – Faremo poi un incontro dedicato con la popolazione. Proseguono i contatti con le forze dell’ordine e i controlli nelle ultime settimane si sono intensificati».
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