«Cani senza guinzaglio lungo le sponde»
Al lago del Segrino divampa la polemica
Fanno discutere le accuse di alcuni frequentatori del percorso pedonale: «Pericolosi»
Il Segrino è al centro dell’attenzione di molti e con diversi temi d’interesse. In particolare quello dei cani, un reale problema per le rive del piccolo lago. I cani liberi, è il capo di “accusa” sostenuto da molti, rischiano di disturbare gli altri animali in cova oltre ad essere un rischio per le persone. E il bagno senza il guinzaglio è ritenuto spesso la normalità.
Sui social la polemica è ovviamente feroce. Nei giorni scorsi è apparsa una lettera aperta al presidente del Parco Lago del Segrino, l’architetto Maurizio Ratti, in cui si portano all’attenzione diversi argomenti. La lettera è stata inviata anche direttamente al presidente ed è conseguente ad una telefonata.
Tra i punti si cita la segnaletica sbiadita, la brutta abitudine di buttare cibo alla fauna e, per l’appunto, il problema dei cani. Si chiede di far rispettare il divieto presente secondo il quale non si può consentire ai cani di immergersi nelle acque del lago.
Tanto è bastato per scatenare la polemica con oltre trecento commenti, alcuni decisamente maleducati tanto che l’amministratrice dello spazio Facebook “Sei di Canzo se...” ha chiuso la discussione per: «...mancanza totale di educazione di alcuni e incapacità di relazionarsi in modo civile».
Il problema cani non è secondario per il Segrino come spiega il coordinatore delle Guardie ecologiche volontarie della Comunità montana del Triangolo Lariano, Gianluigi Donegana: «E’ un grosso problema quello dei cani»
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