Caporalato all’hotel Volta
Arresto non convalidato
Torna libero l’albergatore
Canzo, il giudice non ha convalidato l’arresto. Non esiste la flagranza di reato. Ma l’hotel resta chiuso e sotto sequestro
È stato rimesso in libertà il gestore dell’albergo Volta di Canzo, arrestato lo scorso mercoledì dopo il blitz condotto dall’Ispettorato del lavoro e dai carabinieri del Nil e del Nas., L’uomo, 41 anni, di Milano, ha dunque riacquistato la libertà ieri mattina, al termine dell’interrogatorio di garanzia in carcere al Bassone.
Lo ha deciso il giudice ritenendo che non sussistano i presupposti per la sua custodia cautelare in carcere. Né, in realtà, che esistessero quelli per il suo arresto, che quindi non è stato convalidato. In particolare, il giudice ha ritenuto insussistente l’elemento della flagranza di reato: il fatto che al momento dell’irruzione dei carabinieri e degli ispettori del lavoro vi fossero due persone in attività, non prova lo sfruttamento, la principale accusa che viene mossa all’imprenditore.
Né la violenza privata (denunciata da una delle dipendenti), prova che fosse costretta a forza a lavorare. L’ordinanza al termine di una udienza lampo: l’albergatore si è infatti avvalso della facoltà di non rispondere. La scarcerazione alleggerisce il peso delle accuse contro di lui, che restano tuttavia in piedi. A cominciare proprio da quella di sfruttamento del lavoro, reato per la configurazione del quale è sufficiente la paga da fame (tra i 50 centesimi e i 2 euro all’ora), che riconosceva a quelli che lavoravano per lui.
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