Caso a Longone:
vietato giocare
a calcio in strada
Ordinanza del sindaco dopo le proteste di chi abita nelle palazzine vicino al municipio e alla Pro Loco. «In alcuni casi fanno persino i tornei serali, approfittando dell’illuminazione pubblica». Multe fino a cento euro
Vietato il gioco del pallone in piazza, con tanto di ordinanza. E’ capitato a tutti, da ragazzini, incontrare l’anziano vicino di casa che si lamenta: «Vengo giù e vi buco il pallone». A Longone il vicino, anzi i vicini, si sono lamentati direttamente con l’amministrazione comunale. Al punto che bisogna guardarsi le spalle dal sindaco o addirittura dal vigile urbano. Già, perché nell’ordinanza si parla di una sanzione da un minimo di 100 euro che, alla fine, è il costo anche di un paio di ottimi palloni: insomma viene da rimpiangere il vicino nervoso.
L’ordinanza firmata dal sindaco Carlo Castelnuovo è esplicita: «A far data dal 21 giugno – lunedì – permanentemente ed a tempo indeterminato nell’area di via Beldosso antistante la sede della Pro Loco e nel parco comunale di via Diaz sono vietati i giochi con uso di pallone, in ogni forma e modalità di svolgimento, al fine di salvaguardare il patrimonio pubblico e privato, garantire l’incolumità delle persone ed il rispetto della civile convivenza».
Le motivazioni dell’ordinanza sono: «le segnalazioni da parte di cittadini che lamentano il disturbo della quiete pubblica ed il danneggiamento del patrimonio pubblico e privato».
Per il sindaco non si può conciliare il gioco della palla con la quiete: «Purtroppo non si parla di quattro o cinque ragazzini e nemmeno di dieci – racconta il primo cittadino a La Provincia- In alcuni casi arrivano nella piazza vicino al municipio anche una cinquantina di ragazzini, approfittano dell’illuminazione pubblica per giocare anche fino a mezzanotte. Si riuniscono qui giovani che arrivano dai paesi vicini, anche da Erba e Canzo. Fanno persino dei tornei, logico chi abita in zona si lamenti e solo giovedì scorso i residenti hanno fatto intervenire i carabinieri». (Giovanni Cristiani)
© RIPRODUZIONE RISERVATA