Como, fallisce “Pane e tulipani”,
Sequestrati gli uffici, l’attività va avanti
Dichiarato il dissesto della società che gestiva il bar in centro. Sotto inchiesta gli amministratori. L’attività prosegue regolarmente: da aprile il locale è gestito da una nuova società
Uno scatolone appoggiato sul sedile dell’auto. Dentro documenti contabili di una società da poco fallita, che - secondo gli inquirenti - non dovrebbero essere lì, ma gelosamente conservati negli uffici della società stessa. È iniziata così un’inchiesta di Procura e Guardia di finanza che, la scorsa settimana, ha portato al sequestro dei locali (non quelli adibiti alla ristorazione) della “Pane e tulipani srl”, fino allo scorso aprile titolare dell’omonimo e famoso bar-ristorante del centro storico (ora gestito da un’altra società) e dichiarata fallita dal Tribunale di Como a metà ottobre.
Il locale attualmente è aperto: da aprile è infatti gestita da una nuova società
Sotto inchiesta con l’ipotesi d’accusa di bancarotta documentale sono l’amministratore unico della srl, Dialma Colombo, di Albavilla, e quello che fiamme gialle e magistratura considerano l’amministratore di fatto, Alberto Caremi, di Nesso.
Tutto inizia con la dichiarazione di fallimento della società di via Lambertenghi, il 18 ottobre scorso, da parte del Tribunale di Como. Una settimana più tardi una pattuglia della Guardia di finanza intercetta, nella zona a traffico limitato del centro storico, un’auto con due cittadini tunisini a bordo. I finanzieri sono interessati ai permessi di transito in ztl, quando si accorgono però di quella scatola piena di documenti societari.
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