Covid, aumentano contagi e quarantene
Sono più di 1.200 i residenti no vax
ErbaNel fine settimana i positivi sono passati da 21 a 27. A preoccupare è il tasso di crescita I vaccinati sono al 91,71%, meno rispetto alla media provinciale. Code in farmacia per i tamponi
Nel fine settimana in città si è registrato un balzo dei contagi e delle quarantene.
Non siamo a livello di allarme, ma la crescita è stata repentina e non va sottovalutata: in città resta uno zoccolo duro di oltre 1.200 cittadini no vax, persone - quasi tutte under 60 - che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino e che potrebbero contribuire alla maggior circolazione del virus.
Ieri mattina il bollettino quotidiano di Ats Insubria ha registrato la presenza in contemporanea di 27 erbesi positivi al Covid-19 e di 26 persone in quarantena a seguito di contatti stretti con i malati. A preoccupare non è il numero in sé, quanto piuttosto il tasso di crescita: venerdì i positivi erano 21, i cittadini in quarantena 19. La crescita è stata rispettivamente di 6 e 7 unità, nello spazio di un fine settimana.
La copertura
Se i positivi aumentano, purtroppo i no vax non diminuiscono con la stessa velocità. Ieri mattina - i dati in questo caso arrivano direttamente dall’anagrafe vaccinale di Regione Lombardia - a Erba c’erano ancora 1.214 residenti che non hanno ricevuto la prima dose di vaccino. Il tasso di copertura con una almeno una dose resta al 91,71 % (13.439 erbesi su 14.643 aventi diritto), un dato inferiore alla media provinciale (92,92%) e nettamente inferiore rispetto ai paesi del circondario: Albese con Cassano, Longone al Segrino, Eupilio, Merone, Orsenigo, Alserio e Monguzzo - giusto per citare i più virtuosi - hanno tutti un tasso di copertura con almeno la prima dose superiore al 95 per cento.
Il super Green pass
Se l’obbligo del Green pass per andare a lavorare (in vigore dalla metà di ottobre) non ha sortito grandi effetti, sembra che anche l’arrivo del super Green pass non stia spingendo troppi erbesi agli hub vaccinali.
Dal 6 dicembre per accedere alle attività di ristorazione, alle strutture sportive, ai cinema e ai teatri non basterà un tampone negativo, ma bisognerà necessariamente essere vaccinati: la misura resterà in vigore fin dopo le feste di Natale, sempre che lo spettro della variante Omicron non convinca il Governo a estendere ulteriormente i termini.
Certo i no vax non possono rinunciare al lavoro. I risultati si vedono fuori dalle farmacie: dalla Robbio di corso 25 Aprile alla Tili di piazza del Mercato, i capannelli di persone all’esterno in attesa del risultato del tampone rapido sono ormai una costante (anche la domenica mattina). Qualcuno ha già prenotato un tampone rapido ogni due giorni fino alla fine di dicembre, un’indicazione chiara del fatto che non ha nessuna intenzione di vaccinarsi.
Per far fronte a tante richieste è sceso in campo anche l’ospedale Fatebenefratelli, che dal 2 novembre ha esteso gli orari in cui si può effettuare un test nella villetta posta all’interno del parco della struttura ospedaliera.
Si accede dal lunedì al sabato dalle 8 alle 10 su prenotazione, come prima, ma anche dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 19 e la domenica dalle 9 alle 11 ad accesso diretto.
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