«Da 25 anni vivo in carrozzina
Festeggio con gli sport estremi»
L’erbese Alberto Stucchi è immobilizzato dal 1992 ma è riuscito a studiare, a guidare e a trovare lavoro. Pratica l’handbike, le immersioni e il paracadutismo: il suo sogno è lanciarsi da un grattacielo di Dubai
“Festeggia” i venticinque anni dalla perdita dell’uso delle gambe. Può sembrare illogico, strano, inopportuno ma chi conosce Alberto Stucchi sa che è semplicemente vero. Il ragazzo della terza media della San Vincenzo rimasto paralizzato il 15 novembre del 1992 è ancora lì su quella sedia: una limitazione che è riuscito comunque a vincere, visto che in questi anni, ha studiato, lavora (a Costa Masnaga) e ha imparato a guidare l’auto.
Ma si è immerso anche come sub nei mari di tutto il mondo, corre il Giro d’Italia di handbike, si è lanciato in paracadute da cinquemila metri e per il venticinquesimo vuole lanciarsi da un grattacielo di Dubai e ritrovare due medici a cui deve molto: Massimo Fiorini e Carlo Rezzonico, rianimatori.
La storia completa e altre immagini di Alberto sul giornale in edicola mercoledì 15 novembre.
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