Dal teatro per tutti agli aiuti alle famiglie
Le idee dei nuovi “promotori del dono”
Fondazione Comasca: nell’aula magna dell’Insubria la consegna dei 25 “diplomati” del master - Consegnati i progetti sociali messi a punto con il territorio, già ai blocchi la nuova edizione
Non semplici esperti nella raccolta fondi, ma giovani in grado di veicolare la cultura del dono, mobilitando le risorse finanziarie e umane del territorio.
Ieri, all’aula magna dell’Insubria, si è tenuta la cerimonia conclusiva per i 25 partecipanti (uditori compresi) della seconda edizione del master in “Promotori del dono”, organizzato dall’ateneo e dalla Fondazione comasca. I neodiplomati hanno presentato alla commissione i progetti messi a punto con le realtà del territorio.
Qualche esempio: Alice Tagliabue ha raccontato “teatro accessibile”, insieme con la cooperativa Mondovisione: «Si tratta di una raccolta fondi, condotta nei mesi passati, per destinare alcuni biglietti delle rassegne domenicali del teatro San Teodoro di Cantù alle famiglie in difficoltà e, al contempo, permettere la frequentazione dei corsi ai bambini, grazie alla collaborazione con i servizi sociali. L’obiettivo? Continuare e ampliare il numero di destinatari».
Francesca Bonzanigo, invece, ha spiegato il progetto del laboratorio di fisioterapia per i ragazzi diversamente abili del centro socio educativo “Primavera onlus”: «Le iniziative di crowdfunding ci hanno consentito d’acquistare le prime attrezzature specifiche. Ora è necessario proseguire». Lo scopo dell’associazione di Albavilla è indirizzare i ragazzi, grazie all’aiuto di un personale qualificato, verso l’autonomia personale e abitativa, lo sviluppo di funzioni cognitive e il mantenimento del livello culturale e fisico.
«Il master è stato un bel percorso formativo - aggiunge -, impegnativo, ma sta dando i suoi frutti. Ho deciso d’iscrivermi poiché volevo spostarmi sul territorio per specializzarmi in comunicazione e raccolta fondi».
Luana Domedi, invece, ha raccontato “Happy Family”, un servizio della cooperativa “Questa generazione” rivolto alle famiglie in crisi, per costruire insieme una nuova strada per essere felici. «Abbiamo già raccolto 3mila euro. C’è grande entusiasmo e tante richieste: l’obiettivo è incrementarlo e portarlo avanti».
Michela Prest, vicepresidente di Fondazione comasca e delegata al fundraising per l’Insubria, ha apprezzato l’emozione e la partecipazione dei ragazzi: «Abbiamo fornito loro gli “attrezzi” per affrontare i percorsi in futuro». Il direttore del master Giuseppe Porro, in conclusione, ha sottolineato lo stretto legame fra il master e il territorio.
Per quanto riguarda il prossimo anno, i partecipanti ammessi saranno al massimo 35; 12 posti saranno riservati a candidati provenienti dalla Fondazione comasca. Le iscrizioni sono aperte fino al 16 aprile: su www.uninsubria.it sono scaricabili le procedure per l’ammissione. È stato creato un sito ad hoc (master. fondazione-comasca. it), dove sono disponibili diversi video e testimonianze. Le materie affrontate spaziano dall’economia aziendale al marketing, dal diritto privato all’antropologia. L’approccio ha una forte valenza pratica e si traduce nella pianificazione e nella gestione di vere e proprie campagne di comunicazione, raccolta fondi e donazioni.
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