Emergenza Covid alla Rsa di Caglio
Dieci vittime in due settimane
Cinque ospiti sono ricoverati in condizioni critiche in ospedale, gli altri positivi sono 37 Tra i 40 dipendenti una decina i contagiati. Il direttore: «Un’impennata davvero imprevista»
Dieci anziani morti in quindici giorni, 42 contagi e altre 5 persone ricoverate all’ospedale. È un inizio d’anno terribile nella Casa di riposo Villa Dossel di Caglio. Peraltro la struttura non aveva registrato positivi tra gli ospiti per tutto il 2020 e il dispiacere è di essere caduti in quarantena a pochi giorni dalla consegna dei vaccini. Un’ulteriore dimostrazione di quanto è subdolo il virus pandemico.
In pratica i gestori erano riusciti a bloccare l’arrivo della pandemia nella casa di riposo per tutto il 2020, un record in Lombardia.
«Avevamo registrato lo scorso anno solo due dipendenti con il virus, uno nella prima ondata e uno nella seconda, ma in entrambi i casi erano stati subito isolati e all’interno non si erano registrati positivi tra gli ospiti – racconta il direttore Massimo Battegazzore -. Purtroppo il 31 dicembre un dipendente ha mostrato i sintomi del Covid, lo abbiamo subito isolato ma purtroppo il virus era già entrato nella struttura».
È forte il rammarico da parte dello staff: «Eravamo riusciti a resistere al virus e abbiamo continuato a prestare la massima attenzione in questi giorni ma purtroppo non è bastato. A breve inizieranno a consegnarci il vaccino: bastava resistere ancora una quindicina di giorni».
La situazione in questo momento è particolarmente pesante e non sembra essersi ancora esaurita, la speranza è che ormai si sia nella fase discendente della curva dei contagi.
Aggiunge Battegazzore: «In questo momento abbiamo 42 ospiti positivi e tra questi 5 sono ricoverati in ospedale in condizioni critiche, non in rianimazione. La speranza è possano guarire e tornare a Caglio. Purtroppo dal primo gennaio ad oggi abbiamo avuto dieci decessi, siamo davvero dispiaciuti per quanto accaduto anche perché speravamo di aver superato il momento peggiore».
Purtroppo si tratta delle consuete vittime del Covid: «Si parla di persone con un’età media di 85 anni e diverse problematiche pregresse».
Giovanni Cristiani
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