Enervit insieme a Moro
«Saliremo sulla vetta
più fredda del mondo»
Il grande alpinista è partito per la Siberia. Si avvarrà dei prodotti studiati dall’azienda di Zelbio ed Erba
Enervit scala la cima più fredda del mondo con Simone Moro. Una sfida affascinante, che vede la storica azienda nata a Zelbio e cresciuta di recente anche con il nuovo stabilimento di Erba, intrapresa da un team rigorosamente italiano. Prodotti specifici per temperature rigide come quelle del Pik Pobeda (una vetta di 3.003 metri dove si scende a meno 70) in Siberia, ma anche le preziose consulenze di esperti.
Con l’alpinista sono partiti da Bergamo Tamara Lunger, compagna di cordata, Matteo Zanga, fotografo, Filippo Valoti Alebardi, reporter. A completare questo quadro “made in Italy” c’è appunto Enervit, leader nell’integrazione sportiva e nell’alimentazione funzionale, 200 dipendenti, che già aveva avuto una collaborazione con Moro, 24 anni fa.
Il supporto è duplice, come si accennava. Da una parte prodotti mirati, ideati e realizzati appositamente per affrontare un obiettivo e una situazione climatica così impegnativa ed estrema. L’altro aspetto fondamentale per sostenere l’impresa è la consulenza dell’équipe Enervit. Si tratta di un team scientifico di professionisti del settore, composto dunque da biologi, medici, nutrizionisti, specialisti in medicina dello sport, esperti nell’allenamento e nella preparazione atletica. La società fondata da Paolo Sorbini ha sempre avuto un rapporto solido con lo sport e con i campioni di ogni epoca. Anche con la montagna il feeling è di vecchia data, dalle imprese di Reinhold Messner nelle scalate senza ossigeno.
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